Piano Mobilità + Sostenibile

Come sarà la mobilità a Modena tra 10 anni? Tale e quale ad oggi se verrà attuato il Piano della Mobilità Urbana (PUMS) così come è stato adottato a giugno dall’ Amministrazione: un piano che negli obiettivi più che condivisibili promette di trasformare Modena in una città a mobilità sostenibile e di conseguenza meno inquinata, più vivibile.

Se però analizziamo le azioni e le strategie finalizzate al raggiungimento di questi obiettivi, notiamo che le priorità restano quelle di fluidificare il traffico veicolare che equivale ad agevolare l’uso delle auto in città, che inevitabilmente aumenteranno; lasciare che le auto parcheggiate occupino le strade, a discapito di ciclisti, pedoni e trasporto pubblico che, liberi dal traffico viaggerebbero sicuramente più in sicurezza per la città e, “fluidificati”, diventerebbero modalità di spostamento competitive all’auto.

Fino al 26 settembre è possibile presentare delle osservazioni al Piano.

FIAB MODENA ha già individuato diverse criticità e invita soci, simpatizzanti, associazioni e cittadini interessati alla sostenibilità e all’ambiente ad un confronto diretto per condividere e arricchire le osservazioni che intende presentare all’Amministrazione, al fine di dare un contributo importante, in quanto espressione diretta di chi tutti i giorni sceglie di muoversi in città in bici, a piedi, con il trasporto pubblico.

L’incontro si terrà lunedì 9 settembre ore 21:00, presso Sala Ulivi a Modena.

5 anni persi

Le ciclabili ci sono, mancano solo i ciclisti: è un rebus comune a molte amministrazioni, ma per capire i motivi basta guardare a ciò che è stato fatto a Modena nelle ultime due legislature. L’ultima ha ereditato dalla precedente:

  1. il ponte ciclopedonale sulla tangenziale, per anni non collegato a nessuna ciclabile – bello, usato però da pochi esigui cittadini
  2. la ciclabile di via giardini, stretta, promiscua, spezzata su due lati della strada – progetto nato vecchio e sbagliato, che abbiamo provato a ridefinire senza successo.
  3. la ciclabile via Emilia est, non ancora terminata dopo 5 anni, che a termine prevederà 11 tratti diversi di piste per larghezza, pavimentazione, segnaletica, cambi di lato della strada – una babele così inospitale che non abbiamo nemmeno provato a migliorarla.

Proprio per rispondere a questo modo disorganico di procedere, senza standard di qualità e senza una visione complessiva della mobilità sostenibile, 5 anni fa avevamo stilato, insieme ad altre 10 associazioni, un decalogo sottoposto a tutte le forze politiche. Prevedeva tra l’altro:

  • Moderazione del traffico a 30 Km orari in tutti i quartieri residenziali con forte riduzione delle auto in sosta, e riduzione della larghezza delle carreggiate
  • Realizzazione di percorsi ciclabili su tutte le radiali urbane
  • Adeguamento degli incroci e degli attraversamenti per dare continuità e sicurezza ai percorsi pedonali e ciclabili (cosa che si poteva cominciare a fare subito)
  • Obbligo nel Regolamento Urbanistico di un deposito protetto per biciclette nelle grandi strutture e nei centri aggregatori
  • Potenziamento del trasporto pubblico con l’incremento delle corsie preferenziali e riduzione dello spazio occupato dalle auto in sosta
  • Messa in sicurezza dei percorsi casa-scuola
  • Riorganizzazione dello spazio pubblico con riduzione di quello assegnato alla mobilità privata
  • senso unico eccetto bici nelle strade del centro ove possibile (cosa che si dovrebbe cominciare a fare SUBITO)

A parte Pellacani (Forza Italia), 5 anni fa ogni partito aveva approvato i contenuti del decalogo. Chi sarebbe poi diventato sindaco, Giancarlo Muzzarelli, nel faccia a faccia giornalistico con lo sfidante al ballottaggio aveva promesso di estendere le zone 30, completare la rete ciclabile, mettere in sicurezza i percorsi casa scuola, il ridimensionamento delle sedi stradali a favore di ciclabili e marciapiedi, discussione immediata del progetto per Gigetto, senso unico eccetto bici nelle strade del centro ove fosse possibile.

In seguito alla sua elezione, visto che sappiamo bene che questi sono temi divisivi e impopolari, avevamo garantito il nostro supporto al Sindaco nel caso si fosse impegnato in almeno uno dei punti del decalogo, ben coscienti che realizzarli tutti sarebbe stata una utopia. Ricordiamo ancora le parole del nostro ex presidente: “siamo un po’ stanchi di fare proposte e non vederne mai realizzate neanche una. Non dico che siano tutte condivisibili, ma almeno su una avremo ragione?”

Purtroppo, i fatti di questi 5 anni fotografano un altro zero assoluto: nessuna vera zona 30 nuova, nessun doppio senso ciclabile, nessuna ciclabile sulle radianti, (quasi) nessuna messa in sicurezza di incroci e nessun percorso casa scuola. Gigetto è ancora “il trenino del cuccio”, le carreggiate sono sempre larghe uguali, la segnaletica sulle ciclabili è spesso contraddittoria e sbagliata, nei centri commerciali e luoghi di aggregazione si continuano a mettere vecchi ed insicuri scolapiatti invece che depositi protetti (fa eccezione solo quello a Porta Nord).

Se vogliamo trovare i simboli di questa incoerenza, possiamo ricordare queste vicende:

  1. Il sottopasso BenFra, scollegato dalla rete ciclabile, lungo, nascosto, mezzo ciclopedonale, mezzo ciclabile, con 3 curve cieche – un collage di superficialità progettato da chi non è mai andato in bici
  2. Porta Nord, una ampia zona a vocazione pedonale dove sono state disegnate piste promiscue ciclo-pedonali, con intersezioni solo pedonali tra le piste … in mezzo ad un mare di auto parcheggiate fino a 5 metri dall’ingresso della stazione.
  3. viale Barozzi, che è passata da autostrada a 3 corsie cittadina … ad autostrada a 2 corsie, nessun rallentamento del traffico – con una pista bidirezionale larga 2 metri – nemmeno il minimo di legge previsto – neanche uno spazio di sicurezza per l’apertura improvvisa della portiera lato passeggero
  4. Piazzale Sant’Agostino, a soli 300 metri e a quasi 10 anni dalla realizzazione del Novi Park che avrebbe dovuto determinarne la restituzione alla cittadinanza, è ancora incredibilmente un parcheggio che deturpa una delle principali piazze di Modena, ingresso al salotto della città, tra i Musei ed il nuovo polo culturale del S.Agostino.

Basta dire che ancora nelle scorse settimane è stata approvata una nuova infrastruttura ciclo-pedonale promiscua ai Torrazzi, di quelle che la normativa vieta se non nei parchi e dove non c’è spazio per altre soluzioni. Tutto questo inibisce molti cittadini ad usare la bici, e quindi induce l’opinione pubblica a pensare che i soldi spesi in ciclabilità siano sprecati, e ad opporsi a nuovi interventi. Sinceramente, nel 2019 preferiamo non vedere realizzare nulla se la qualità e la filosofia del costruito deve essere a livelli di 50 anni fa.

Tanto è stato insignificante e dannoso quel poco che è stato fatto, che alle elezioni dello scorso mese abbiamo deciso di non sottoporre ai candidati sindaci le nostre richieste per una mobilità sostenibile, per evitare così una inutile adesione di tutti, o quasi tutti, salvo dimenticarsene subito dopo.

Infatti, come al solito, i partiti che in questi anni si sono occupati solo della mobilità delle auto e delle merci, sostenendo ed approvando la realizzazione di altre autostrade bretelle e tangenziali con l’impiego di ingenti risorse pubbliche, o che hanno parlato solo della “mobilità” degli immigrati, sono diventati improvvisamente ambientalisti e sostenitori della pedonalità diffusa.

Ora il Sindaco ha ricevuto un ampio mandato, ha in giunta un assessore alla mobilità che conosce le nostre proposte, ha davanti un quinquennio ma i problemi sono ancora tutti sul tavolo e le difficoltà di portare avanti una nuova mobilità non sono diminuite. Anzi, si sono radicate nuove resistenze e le nuove chimere della mobilità automobilistica elettrica e delle guida autonoma tendono a raccogliere sponsor importanti ed influenti. Temiamo che risorse ed attenzioni prioritarie verranno dedicate a questi argomenti, che purtroppo non risolveranno problemi di traffico, parcheggio congestione e degrado cittadino, riproponendo di fatto un modello di mobilità auto centrico ormai messo in discussione in tutti i paesi avanzati.

Fuori dall’agone elettorale torniamo a dare la nostra diponibilità “critica” ancora una volta al Sindaco ed alla sua giunta, a sostenerlo se vuole fare queste battaglie: il PUMS appena approvato prova a dare risposte a tutte le questioni rimaste sotto il tappeto in 20 anni di inconcludenza e negligenza, di cui gli ultimi davvero in controtendenza rispetto alle migliori prassi. Speriamo che la prossima giunta le affronti nei primi 2 anni, perché dopo sappiamo che ci si preparerà ad altre elezioni e quindi non si farà nulla per paura di scontentare chicchessia.

Il nostro supporto ci sarà solo quando:

  • Si vorrà una città davvero più sicura per giovani ed anziani e più accogliente per tutti,
  • Si proporranno “salotti” e spazi vivibili in ogni quartiere, e non solo nel centro storico
  • Si vorrà contrastare l’abuso del mezzo privato
  • Si vorrà contrastare l’occupazione sistematica ed illegale di spazio pubblico sui marciapiedi, negli incroci, nelle piste ciclabili, davanti alle scuole;
  • Si vorrà riorganizzare un trasporto merci cittadino, che adesso vede camioncini da 35 quintali consegnare la spesa ad un anziano, o un telefonino ordinato su uno shop online cinese.

Si tratta, insomma, di dare risposte a tutte quelle persone che ogni venerdì manifestano per l’ambiente. Se non ora, quando?

Critical Mass: facciamoci sentire

Comunicato Stampa.

Venerdì 21 giugno alle ore 18.30 le associazioni FIAB Modena, Ciclofficina Rimessa in Movimento, Comitatatissimo la Balorda, con la partecipazione di #mobastacemento e i ragazzi e le ragazze del FridayForFuture Modena, organizzano una Critical Mass in bicicletta, che partendo dal Parco Novi Sad farà un ampio giro della città, per far sentire il “popolo della bici”.

Usciamo infatti dal un quinquennio che non ha dato alcuna risposta alle principali questioni della mobilità sostenibile, continuando così un lungo periodo di inconcludenza e negligenza delle recenti amministrazioni, tanto che alle recenti elezioni abbiamo deciso di non sottoporre ai candidati sindaci le nostre richieste, per evitare così una inutile adesione di tutti, o quasi tutti, salvo dimenticarsene subito dopo.

Non ci eravamo sbagliati: infatti in campagna elettorale i partiti che in questi anni si sono occupati solo di tangenziali e complanari per la mobilità delle auto e delle merci, o solo di quella degli immigrati, sono diventati improvvisamente ambientalisti e sostenitori della pedonalità diffusa.

Ora però la fase elettorale è finita e il Sindaco ha ricevuto un ampio mandato, ed ha scelto un assessore alla mobilità che conosce bene le nostre principali proposte: moderazione del traffico a 30 Km/h, realizzazione di percorsi ciclabili su tutte le radiali urbane, messa in sicurezza degli incroci e degli attraversamenti ciclo pedonali e dei percorsi casa-scuola, senso unico eccetto bici nelle strade ove possibile, depositi e portabici sicuri, potenziamento ed ammodernamento del trasporto pubblico, riduzione dello spazio assegnato al parcheggio e alla mobilità privata.

La nuova giunta ha davanti un quinquennio con un PUMS appena adottato che prova a dare risposte a tutte le principali questioni rimaste sotto il tappeto: chiediamo che vengano affrontate nei primi 2 anni e che vengano impegnate adeguate risorse, per dimostrare ai cittadini che qualcosa è cambiato.

Venerdì ci faremo sentire con i nostri campanelli, ma nei prossimi mesi non mancheremo di far sentire le nostre ragioni per restituire lo spazio cittadino ai modenesi e non alle loro auto.

Modena, 19 Giugno 2019
Direttivo FIAB Modena

Costituzione del Comitato per la Pista Ciclabile Modena-Nonantola

COMUNICATO STAMPA

Nonantola, 17 giugno 2019

Costituzione del Comitato per la Pista Ciclabile Modena-Nonantola

Le Associazioni Legambiente Nonantola, Legambiente Modena e FIAB Modena si sono costituite parte attiva nel promuovere un Comitato per chiedere la realizzazione di un collegamento ciclabile tra Nonantola e Modena.

Le ragioni che giustificano quest’opera non più rimandabile sono molteplici:

1- Creare un’alternativa all’automobile che sia praticabile ed incentivante, a disposizione del cittadino che desideri ricorrervi. La distanza dal centro di Nonantola a quello di Modena (Via Roma a Nonantola – Piazza Grande a Modena) è di 10 Km: un ciclista a passo lento impiega poco più di mezz’ora, in auto nelle ore di punta ci si mette fino a un’ora, senza contare i tempi per trovare parcheggio;

2- Molte persone sono costrette a rinunciare alla bicicletta, a causa della pericolosità del traffico sulla via Nonantolana e della velocità sostenuta dei veicoli. La Nonantolana è l’arteria più trafficata della Provincia, con 11 milioni di veicoli l’anno a fronte di 9,9 milioni per la Via Emilia Est e di 7,8 milioni per Via Canaletto;

3- Una pista ciclabile separata dalla via Nonantolana, con alti standard di qualità e sicurezza, potrebbe assorbire un traffico di ciclisti consistente e contribuire ad alleviare la congestione sulla strada. Potrebbe essere il primo esempio in Italia di tangenziale ciclabile di tipo olandese, un’opera di cui essere fieri;

4- La costruzione di Eurovelo 7, l’autostrada ciclabile europea che connette Capo Nord a Malta e passa per Bologna con una variante su Modena, offre un’occasione unica in termini di cicloturismo: una rete di diramazioni, di cui la pista ciclabile lungo la Nonantolana farebbe parte come pista ciclabile provinciale principale, permetterebbe al cicloturista di approfittare appieno delle ricchezze storiche, architettoniche, culturali, ambientali, enogastronomiche locali. Un chilometro di pista ciclabile turistica porta un indotto economico annuo tra i 110 e i 350 mila euro, ma occorre muoversi in fretta per non essere tagliati fuori;

5- Oggi promuovere una mobilità attiva più dolce, razionale e meno impattante dal punto di vista ambientale, è un imperativo ed una prova di responsabilità per contrastare lo squilibrio ecologico che si è creato negli ultimi decenni; ne trae beneficio anche la salute di chi pedala, con una riduzione di problemi legati a sovrappeso, diabete, malattie cardiovascolari, una diminuzione di ansia e stress, un maggiore rendimento sul lavoro e un maggior benessere psicofisico generale;

6- Nel 2018 abbiamo fatto una richiesta alle rispettive Amministrazioni Comunali, perché si attivi un tavolo progettuale concertato; si sono tenuti già due incontri preliminari per valutare le opportunità e le criticità. L’aspetto economico può essere ritenuto “il problema”, ma crediamo che investire in miglioramento ambientale significhi investire in qualità di vita per il presente ed il futuro di tutti. Occorre procedere con decisione e rapidità e per questo è necessaria una mobilitazione dal basso.

Chiediamo che si proceda in tempi brevi ad elaborare uno studio di fattibilità da presentare alla Regione Emilia-Romagna, affinché si possa cogliere l’opportunità di finanziamenti che saranno disponibili nel prossimo futuro. Ci attiveremo con una raccolta di firme a sostegno di questa nostra richiesta e del progetto della Pista Ciclabile Modena-Nonantola.

 

Circolo Legambiente Nonantola “Il Ponte”

Circolo Legambiente Modena “Angelo Vassallo”

FIAB Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta – Modena

 

Per adesioni e informazioni:

e-mail: ciclabile.nonantolana@gmail.com

https://modenanonantolaciclabile.home.blog/

firma la petizione online

https://www.change.org/p/per-una-pista-ciclabile-modena-nonantola

MODULO PER RACCOLTA FIRME CICLABILE MODENA NONANTOLA

FIAB Modena ha un nuovo presidente

Coerente con il principio della rotazione, Paola Busani rimette il suo mandato coprendo ora il ruolo di vicepresidente. Durante il suo mandato l’associazione è grandemente cresciuta in termini di impegno in difesa dell’ambiente, sotto il profilo specifico di una mobilità più sostenibile. Il nuovo presidente, Eugenio Carretti, è consapevole di assumersi un impegno importante.

“So che mi aspetta un lavoro non da poco, ma mi rasserena l’avere collaboratori, la vicepresidente, la segreteria e tutto il direttivo che non mi lasceranno certo solo. Una delle tante cose di FIAB che apprezzo è che si tratta di un’associazione davvero democratica, le decisioni si prendono assieme e gli impegni si condividono. Ciò che vorrei è una FIAB sempre aperta verso le altre associazioni e non solo, che si spendono realmente per sensibilizzare le persone verso la difesa dell’ambiente ed una mobilità attiva che si traduca in una trasformazione di Modena, affinché diventi una città dei Modenesi e non delle loro automobili come ora.”

Eugenio Carretti, 58 anni, è già un elemento molto attivo e conosciuto dai soci. Il direttivo esprime il suo grande apprezzamento per il lavoro svolto da Paola Busani e porge i migliori auguri al nuovo presidente.

Modena, 11 Giugno 2019

Direttivo Fiab Modena

Tribuna Ambientale – Le risposte dei candidati al Comune di Modena

Quanto sono ambientalisti i candidati sindaco di Modena? Quanto hanno a cuore le sorti del nostro pianeta e di Modena che ne abita una infinitesima parte condividendone la sorte?  Le associazioni:
● FIAB Amici della Bicicletta Modena https://www.modenainbici.it/
● ISDE Medici per l’ambiente https://isdemodena.net/
● INCO.SCIENZA https://www.inco-scienza.org/
● Ingegneria Senza Frontiere Modena http://isf-modena.org
● Legambiente Modena http://www.legambientemodena.it/
● WWF Emilia Centrale https://www.facebook.com/wwfemiliacentrale/

Lo hanno chiesto ai candidati sindaci sottoponendo loro una selezione di domande.

Riportiamo qui allegate le risposte ricevute dai candidati sindaco ai quesiti a loro posti. Si tratta di una iniziativa che mira a raccogliere informazioni precise e comparabili da parte dei candidati Sindaco per il Comune di Modena, su alcuni temi su cui si dibatte spesso e non sempre in modo chiaro, come quelli ambientali.

A voi la lettura!

Candidati sindaci: prove INVALSI sull’ambiente

Quanto sono ambientalisti i candidati sindaco di Modena? Quanto hanno a cuore le sorti del nostro pianeta e di Modena che ne abita una infinitesima parte condividendone la sorte?

Lo scopriremo dalle risposte che daranno alla selezione di domande che le associazioni ambientaliste modenesi tutte insieme sottoporranno loro durante le 2 settimane che precedono il confronto elettorale.

La salvaguardia e il monitoraggio costante della qualità ambientale del nostro territorio, la mobilità sostenibile, il cambiamento climatico, il consumo di suolo, la gestione dei rifiuti, la relazione fra salute e ambiente, lo sviluppo sostenibile di Modena saranno le principali tematiche su cui i candidati saranno invitati a rispondere e ad assumersi un impegno per il prossimo mandato amministrativo che, nero su bianco, verrà valutato e monitorato dalle associazioni ambientaliste in specifico, FIAB Amici della Bicicletta Modena, ISDE, INCO.SCIENZA, ISF Modena , Legambiente Modena e WWF.

Le risposte che giungeranno dai candidati verranno diffuse in tempo reale sui social delle stesse associazioni, a disposizione dei loro associati e simpatizzanti, al fine di fornire loro un quadro conoscitivo utile al voto.

Ai candidati verrà chiesto di rispondere entro il 21 Maggio pv e dal 22 Maggio pv le risposte verranno rese disponibili

Ai candidati che si renderanno disponibili a questa prova rispondendo alle domande verrà data anche la possibilità di pubblicare i propri programmi elettorali a completamento delle risposte.

Le associazioni aderenti sono:

FIAB Amici della Bicicletta Modena

ISDE Medici per l’ambiente

INCO.SCIENZA

ISF-Modena , Ingegneria Senza Frontiere

Legambiente Modena

WWF

Modena, maggio 14 maggio 2019

 

 

AMBIENTE

1) La preparazione, presentazione e diffusione della “Relazione sullo stato dell’Ambiente della provincia di Modena” ha rappresentato l’occasione per integrare e rendere intellegibili le conoscenze sui temi dell’Ambiente e la Salute nella nostra provincia, ma anche e soprattutto rendere partecipi i cittadini nella pianificazione del territorio. Sareste disposti ad impegnarvi per la organizzazione e coordinamento con le altre istituzioni della provincia (Arpa, AUSL, Università, Protezione Civile, Associazioni ambientaliste, AmO, Ass. Agricoltura Regione ER)?

 

2) Occorre chiarire il contesto istituzionale della Consulta per l’Ambiente: legge del 3° settore. Intendete riorganizzarla per renderlo un organismo realmente funzionante? In particolare su tutte le conoscenze in tema di ambiente salute?

Intendete costruire e gestire un portale della Consulta in cui riportare tutte le iniziative delle diverse Associazioni ambientaliste, ma anche e soprattutto le conoscenze in tema di Ambiente Salute sul territorio del Comune e, per quanto possibile, della provincia?

 

MOBILITÀ

3) Condividete il PUMS (piano della mobilità urbana sostenibile) in corso di adozione a Modena? che giudizio sintetico ne date? Cosa ne farete una volta eletti? quali le azioni del PUMS che vi impegnate a portare a termine entro i primi 2 anni di legislatura?

 

4) Indicare in ordine di priorità i seguenti temi, giustificando la scelta

  1. Intermodalità
  2. Pedonalizzazione centro storico
  3. Monitoraggio Modal split mensile, con obiettivi progressivi riduzione auto privata
  4. Creazione consulta permanente mobilità sostenibile
  5. Realizzazione biciplan e percorsi ciclabili su strada
  6. Premiare aziende che adottano pratiche incentivanti (misurate) per spostamenti casa-lavoro sostenibili
  7. Cambiare politiche/tariffe sosta a pagamento

 

5) Quale secondo voi è la priorità per ridurre il traffico veicolare a Modena e favorire l’uso della bici in sicurezza:

  • Ridurre i parcheggi in centro città del-1% all’anno
  • Istituire zone 30 km/h nella fascia attorno al centro storico
  • Ridimensionare le carreggiate per ottenere una diversa ripartizione degli spazi che favorisca prima di tutto i pedoni e ciclisti

 

6) Per migliorare la qualità dell’aria e degli spazi urbani bisogna ridurre la percentuale complessiva degli spostamenti con l’auto privata. Non ritiene che per conseguire tale obiettivo, oltre alle azioni a sostegno della mobilità sostenibile (trasporto pubblico locale, pedonalità e mobilità ciclistica) previste dal Piano Urbano della Mobilità Sostenibile appena adottato, servano anche misure per disincentivare l’uso dell’automobile per l’accesso alle zone centrali, quali la riduzione dei parcheggi e/o l’aumento delle tariffe?

 

7) Vi impegnate ad istituire un programma di allargamento e manutenzione straordinaria di tutti i marciapiedi della città? automobilisti, ciclisti, utenti del trasporto pubblico prima o poi siamo tutti pedoni

 

8) Il comune di Modena privilegia la linea ferroviaria Dinazzano-Marzaglia a qualsiasi altro collegamento per lo scalo merci?

 

ARIA

https://www.fondazionesvilupposostenibile.org/wp-content/uploads/dlm_uploads/2017/09/Report_La_sfida_della_qualita_dell_aria_nelle_citta_italiane_2017.pdf

8) Indicare in ordine di priorità i seguenti temi e le azioni da intraprendere sulla qualità dell’aria, giustificando la scelta

  1. Intervenire sul settore mobilità (pubblica e/o privata)
  2. Intervenire sul settore edilizio privato, incentivando la riqualificazione degli edifici (soprattutto gli impianti di riscaldamento)
  3. Intervenire nelle aziende con incentivi i programmi per ridurre le emissioni e monitorare la qualità dei processi e la gestione degli scarti
  4. Ridurre produzione rifiuti con obiettivo di intervenire sull’ inceneritore: sì /no/perché /quando
  5. Intervenire sulla riduzione e controllo delle emissioni e le sostanze inquinanti derivate dal settore agricolo
  6. Premialità/riconoscenze pubbliche alle aziende che si attivano per la riduzione delle emissioni con certificazione Comunale.
  7. Adeguare gli strumenti urbanistici affinché ogni nuovo edificio, riqualificazione, ristrutturazione, ecc, … preveda come standard minimo gli standard più elevati per le prestazioni energetiche indipendentemente dalla zona della città
  8. Attuazione urgente e radicale del PAIR piano aria integrato regionale 2020! (Duemilaventi!!)

 

ACQUA

9) Il 12-13 giugno 2011 la maggioranza assoluta dei cittadini modenesi e dei cittadini italiani votò si pronunciò per la gestione pubblica del Servizio Idrico Integrato. Sono passati quasi otto anni ma quel risultato referendario non ha avuto applicazione. E’ all’esame del parlamento una legge per la ripubblicizzazione del servizio idrico, anche nel caso non venga approvato i Comuni hanno comunque la possibilità di riappropriarsi della gestione di questi importanti servizi. Alla fine del 2024 scade in buona parte dei comuni della Provincia, compreso quello di Modena, l’affidamento della distribuzione e depurazione dell’acqua ad HERA, è l’occasione per passare a una gestione pubblica partecipata dai cittadini senza dover pagare penali. La ripubblicizzazione va preparata per tempo e in questo senso il ruolo della prossima consigliatura è fondamentale. Come Sindaco si impegnerà in tal senso?

 

RIFIUTI

10) Il comune di Modena attuerà la raccolta differenziata porta a porta con tariffa puntuale in quanto metodo che ha dimostrato di essere il migliore per diminuire rifiuti oltre che per arrivare ad una percentuale alta di RD, come prescritto dalla LR 16/2015; contestualmente all’aumento di RD e riciclo siete disposti a fare accordi perché nell’inceneritore vengano bruciati solo i rifiuti provenienti da Modena per arrivare al 50% di incenerimento entro il 2021 per arrivare in tempi brevi a spegnerlo?

 

11) Siete disponibili a istituire il divieto di fumare nei parchi pubblici visto il tappeto di mozziconi abbandonati che è impossibile togliere e visto che non sono biodegradabili?

Osservazioni preliminari di FIAB al PUMS di Carpi

Oggetto: Osservazioni preliminari di FIAB – Federazione Italiana Amici della Bicicletta di Modena al PUMS di Carpi

Buongiorno,
consegniamo il documento con le osservazioni al Piano della Mobilità Sostenibile della città di Carpi (MO), che la nostra associazione ha compilato analizzandone obiettivi, strategie e azioni.

Alleghiamo anche, pensando di fare cosa gradita, le osservazioni, proposte e criticità specifiche sulla ciclabilità emerse durante un pubblico incontro che abbiamo organizzato il 17.04.2019 con i nostri soci e simpatizzanti della zona di Carpi, proprio per discutere il PUMS.

Anche se molto circostanziate, crediamo possano essere di aiuto per gli amministratori che si occupano della mobilità a Carpi, al fine di migliorare sensibilmente le condizioni per lo sviluppo dell’uso della bicicletta, l’alternativa più semplice, economica e immediatamente attuabile per modificare le modalità di spostamento sul nostro territorio, oggi troppo orientate sull’utilizzo dell’auto, per raggiungere così l’obiettivo primario che anche il PUMS si pone.

Restiamo a disposizione per eventuali chiarimenti.

Cordiali saluti.
La Presidente FIAB
Paola Busani

Modena 3 maggio 2019

 

Osservazioni generali:

Il Direttivo di FIAB in generale giudica il PUMS di Carpi non all’altezza delle aspettative rispetto alle linee guida presentate. Pur partendo da una situazione storicamente positiva quale:
i) il buon piano della Ciclabilità del 2013,
ii) una buona dotazione di aree pedonali,
iii) un uso consistente (vista la dimensione urbana) del Trasporto Pubblico (TPL),
si rileva un incremento nell’uso dell’auto privata per gli spostamenti urbani contestuale ad una diminuzione della ciclabilità.

La tendenza alla diminuzione della ciclabilità è fin troppo evidente, con un calo del 3% annuo rilevato negli ultimi 4 anni. Questo dato avrebbe già dovuto trovare forte riscontro nelle azioni di piano che invece appaiono timide e fortemente sottovalutate in favore ancora una volta della mobilità automobilistica. Tale diminuzione è conseguenza della eccesiva disponibilità di spazi di parcheggio per le auto.

L’istituzione della zona pedonale ha avuto per Carpi un effetto molto positivo, valorizzandone il prezioso centro storico. Va annotato che la dimensione della città non è rilevante e la quantità di parcheggi su strada è di converso molto rilevante, tanto che l’offerta di parcheggi è superiore alla domanda, così come affermato nel documento di piano non raggiungendo mai la saturazione, la rotazione scarsa con conseguente incentivazione all’uso dell’auto privata.

In tale contesto il PUMS pensa di agire sulla mobilità sostenibile attraverso l’estensione di piste ciclabili, la realizzazione di Zone a Km.30, aree ZTL, l’incremento del trasporto pubblico, l’incentivazione all’auto elettrica. Misure tutto sommato utili, ma secondarie rispetto alle buone pratiche di ostacolare l’accesso in città alla modalità automobilistica anche e soprattutto agendo sulla sosta, ovvero aumentando il costo orario nelle immediate vicinanze della ZTL e Centro Storico, diminuendo gradualmente la quantità di parcheggi (1% anno) in un arco di tempo definito, utilizzando gli spazi così ottenuti per stalli per bici, aree di riposo con panchine (lungo i viali), verde, abbellimento etc. Ovvero cercando di diminuire il rapporto auto/abitanti in favore della pedonalità, ciclabilità e trasporto pubblico.

… continua in allegato

Allegato 1) Osservazioni Pums Carpi DEFINITIVO

Allegato 2) Documento Proposte PUMS Carpi 17-04-2019 DEFINITIVO

FIAB: Sassuolo, Comune poco Ciclabile (per ora)

Fiab Modena si compiace con il Comune di Sassuolo per la partecipazione all’iniziativa Comuni Ciclabili che Fiab dal 2017 organizza a livello nazionale, con lo scopo di dare una valutazione comparata del livello di ciclabilità ai comuni italiani che ne fanno richiesta.

Comuni Ciclabili non è un premio e aver conseguito solo 2 bikesmile (l’unità di misura della valutazione) sui 5 previsti nella scala di Fiab, non è un risultato che attesti una positiva situazione per la ciclabilità di un comune dell’Emilia Romagna, dove città come Cesena, Ravenna e Ferrara raggiungono comodamente i 5 bikesmile e la media si attesta sui 3.

Ci auguriamo che con l’attuazione del PUMS del Distretto Ceramico di recente approvazione, la prossima amministrazione comunale si impegni a confermare e a migliorare questo punteggio, attuando nel breve termine tutte le misure per incentivare l’uso della bici e portare gli spostamenti in bici oggi al 3% al 15% previsto a lungo termine proprio dal PUMS e la conseguente “riduzione del 12% del traffico veicolare” (oggi ad un imbarazzante 80% degli spostamenti su auto privata). Questo renderà la città più sicura per chi gira in bici, meno inquinata, più a misura di pedoni e ciclisti, che significa più a misura d’uomo e meno di automobile.

Nella provincia modenese oggi sono ben 13 i comuni che come Sassuolo si sono sottoposti alla valutazione di Comuni Ciclabili – Modena, Carpi, Maranello e tutti i comuni dell’Area Nord, a dimostrazione del forte interesse e della consapevolezza che l’uso della bicicletta può essere la vera soluzione al problema del traffico, un’opportunità per rendere più attrattivi e preziosi i nostri territori.

Invitiamo le nuove amministrazioni promosse dal prossimo confronto elettorale, forti del consenso ottenuto, a impegnarsi politicamente e finanziariamente da subito sulla promozione della bicicletta e i cittadini a premiare con il proprio voto chi realmente e concretamente darà garanzie di portare a termine quest’impegno.

Per le valutazioni attribuite ai Comuni da Fiab nazionale consultare

Valutazioni sintetiche ComuniCiclabili 2^ edizione

La qualità dell’aria non si scambia con i voti alle elezioni

Fiab Modena e Fiab Carpi –la neonata sezione di Fiab, Federazione Italiana Amici della Bicicletta, (che sta nascendo e che opererà sui territori dei Comuni delle Terre d’Argine) si augura che la Regione Emilia Romagna responsabilmente non sconti neanche un metro quadro di area ZTL alla città di Carpi, né conceda deroghe al PUMS di recente adozione, che ne prevede l’aumento in estensione, da oggi al 2030 (dagli attuali 5000 mq circa a 75.000 mq).

Il PAIR (Piano Regionale per la Qualità dell’Aria) ha l’obiettivo di ridurre l’inquinamento atmosferico spropositato della nostra regione. Questo va a vantaggio di tutti i cittadini, non solo dei pochi commercianti del centro storico e delle loro associazioni di categoria che, con ignoranza o incoscienza, perseguono l’obiettivo di aprire le zone pedonali alle auto, illudendo i loro rappresentati che in tal modo migliorerebbe il commercio in centro storico. Non è vero, ne è un esempio vicino a noi la pedonalizzazione di Piazza Roma a Modena e i dati che arrivano da tantissime città europee: dove si chiudono i centri storici il commercio di qualità rifiorisce perché sono le persone che acquistano e non le auto, e in spazi vivibili e gentili lo fanno più volentieri.

Su questi temi la nostra associazione è disponibile a un confronto diretto con i commercianti, dati alla mano.

E’ singolare che un sindaco, responsabile in primis della salute pubblica, manifesti strategie solo rivolte al consenso elettorale invece di attuare norme che l’Europa ci impone per migliorare la qualità dell’ambiente e quindi della salute. La mancata attuazione del PAIR deve quanto meno essere giustificata con altri provvedimenti di eguale o superiore qualità ambientale.

Se ci sono fondi ingenti disponibili, come sembra di capire dalla risposta del sindaco, che siano destinati ad attuare nell’immediato quei provvedimenti previsti dal PUMS per incentivare la mobilità attiva, l’uso della bicicletta per andare al lavoro e a scuola, migliorare le condizioni dei marciapiedi e del trasporto pubblico affinché si riduca drasticamente il traffico veicolare e l’inquinamento che si porta dietro.

Carpi, 3 Aprile 2019
Fiab Modena