10 anni promettenti

fiab modena - 10 anni in cifre

fiab modena – 10 anni in cifre

Mi ricordo ancora quel viaggio a Reggio Emilia in una serata fredda e piovosa. Con Beppe, Bruno e Giuseppe avevamo appuntamento con Claudio, per sapere come fondare una sede della FIAB anche a Modena. Quella sera abbiamo saputo di un gruppo di modenesi iscritti a Reggio che avevano pensato la stessa cosa! Li abbiamo incontrati qualche giorno dopo a casa di Luciana. Erano Eugenia, Giovanna, Armando, Vittorio e Luciana ovviamente. Il 15 di aprile tutti assieme abbiamo sottoscritto gli atti dal notaio.

Da questo piccolo gruppo sono nati i nostri primi programmi, le gite ed i viaggi, sempre più frequenti e più frequentati, organizzati da un gruppo poco esperto, ma pieno di entusiasmo.

Poco dopo abbiamo mosso i primi passi nelle scuole, con l’accompagnamento dei bambini, i laboratori e i programmi didattici. Crescevano anche gli iscritti e arrivavano nuove idee e nuove competenze, che ci hanno permesso di allargare la nostra presenza nel territorio: la pubblicazione del giornalino, il corso per le donne straniere, i primi articoli sulla stampa, le interviste, il sito, facebook, le iniziative pubbliche.

Siamo cresciuti anche all’interno della FIAB nazionale organizzando a Modena il primo Consiglio Nazionale nel 2011, il progetto Biciclette a Fiumi nel 2012, il raduno nazionale e il Festival del Cicloturismo nel 2013 ed eleggendo un nostro delegato nel Consiglio Nazionale.

Fino ad ora abbiamo potuto contare su una buona coesione ed entusiasmo, sulla autonomia finanziaria e su una grande apertura verso il territorio e il suo associazionismo, che ha consentito l’organizzazione di numerose iniziative comuni.

Ora possiamo dire che siamo conosciuti e che siamo un punto di riferimento sul cicloturismo e sulla mobilità sostenibile, ma dobbiamo crescere per allargare la nostra presenza nella provincia e per arricchire l’associazione di nuove risorse e nuove idee.

Una associazione rimane viva se sa attrarre e accogliere nuove idee, se sa rinnovare la propria organizzazione e allargare la partecipazione degli iscritti e se mantiene orgogliosamente la propria autonomia, anche finanziaria.

Dopo dieci anni di intenso lavoro, tutti assieme dobbiamo accrescere gli iscritti e soprattutto favorire la loro partecipazione alle attività di promozione del cicloturismo e della mobilità dolce.

Giorgio Castelli

Pubblicato in Attività del Direttivo, Pubblicazioni e InfoBici.

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