Guerra e bici

Gentilissimi Sindaci,

Con l’inverno ormai alle spalle si prospettano alcuni mesi in cui avremo meno bisogno di energia, ma già dal prossimo autunno la nostra dipendenza energetica dalla Russia si farà sentire, con penuria di combustibili e costi sempre più insostenibili. Mentre il Governo e l’Unione Europea stanno elaborando strategie energetiche di emergenza, voi Sindaci avete la possibilità di fare molto da subito per ridurre gli sprechi energetici, a cominciare dalla mobilità urbana: oggi la gran parte degli spostamenti avviene ancora con l’auto privata anche per tragitti inferiori ai tre chilometri.

Durante la crisi petrolifera del 1973 le soluzioni alternative rimasero una parentesi quasi folcloristica: solo l’Olanda colse quella crisi come occasione per cambiare radicalmente il modello di mobilità quotidiana, puntando strutturalmente sulla bicicletta. Negli ultimi anni si è cominciato a guardare al modello olandese come alla soluzione più semplice e razionale ai crescenti problemi derivanti da una mobilità sbilanciata sull’auto privata: traffico, parcheggi sempre insufficienti, malattie da sedentarietà e da smog, costi umani e sociali per incidentalità, oltre alla dipendenza energetica e all’enorme problema della crisi climatica. L’avvento delle biciclette a pedalata assistita consente ormai a tutti e a tutte le età di pedalare, anche in salita e per tragitti più lunghi, con consumi infinitesimali rispetto a qualsiasi auto, anche elettrica.

Di fronte a questa nuova crisi voi amministratori pubblici potete fare la differenza. A seguito della pandemia lo Stato vi ha messo a disposizione nuovi strumenti leggeri, rapidi e a bassissimo costo, già da tempo diffusi nel resto d’Europa: corsie ciclabili, strade urbane ciclabili E bis, case avanzate, doppio senso ciclabile, strade scolastiche. Nell’immediato potete realizzare e ampliare le “Zone 30”, per poi arrivare ad adottare i 30 km/h come regola in città.

Avete dunque la responsabilità e il potere di una scelta che può contribuire alla sicurezza strategica del Paese e a proteggere le tasche dei cittadini; che può affievolire il flusso di denaro che nutre gli autocrati delle fonti fossili, le loro armi e le loro guerre; una scelta che coniuga salute e rigenerazione urbana, e che risponde alla pressante richiesta delle giovani generazioni di contrastare la crisi climatica globale. FIAB, associazione non violenta per statuto che si batte da oltre 30 anni per un mondo migliore, è al vostro fianco.

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