Nonantola: Lettera aperta per uno sviluppo urbanistico sostenibile del territorio

Al Sindaco e alla Giunta del Comune di Nonantola
Al Consorzio delle Attività Produttive di Modena
Al Consiglio Comunale di Nonantola
Alla Provincia di Modena

Lettera aperta per uno sviluppo urbanistico sostenibile del territorio

Viviamo un periodo difficile, in cui all’emergenza ambientale si sovrappongono la pandemia e la crisi economica. Come se ciò non bastasse, un anno fa il nostro comune è stato colpito dall’alluvione del fiume Panaro, con gravi conseguenze sulla vita dei cittadini e delle imprese. Oggi nessuno ha più dubbi che i modelli economici della società globalizzata e interconnessa – e i suoi stili di vita – abbiano avuto e continuino ad avere importanti responsabilità in questi eventi drammatici.

Spesso percepiamo una condizione di impotenza di fronte a questi problemi globali e ci chiediamo cosa potremmo fare per dare un contributo alla lotta al cambiamento climatico. Se molto può essere fatto a livello di piccoli gesti quotidiani, come cittadini attivi e consapevoli dobbiamo però pretendere che anche le nostre istituzioni si impegnino nella transizione ecologica e nell’attuazione del PNRR, chiedendo loro l’assunzione di precise responsabilità per attivare immediatamente un cambio di dire-zione nelle politiche ambientali ed economiche. In particolare, il consumo di suolo – che con i suoi “co-sti nascosti” è causa di veri e propri danni economici messi a carico della collettività – rappresenta un’emergenza ecosistemica fortemente correlata al fenomeno del cambiamento climatico, da anni de-nunciato da rapporti, indagini e studi riguardanti ogni parte del mondo.

L’urbanistica è un potente strumento nelle mani dell’Ente locale che dovrebbe indirizzare lo sviluppo della città verso la sostenibilità ambientale, in quanto governa l’uso del territorio, i trasporti, la mobilità e i consumi energetici. L’elaborazione del nuovo Piano Urbanistico Generale di Nonantola, lo strumento politico-amministrativo che caratterizzerà il nostro territorio e la nostra città per i prossimi 30 anni, può essere l’occasione per pianificare uno sviluppo sostenibile per il nostro territorio. La sua ap-provazione è prevista nel corso del 2022.

Il nuovo strumento urbanistico avrà inevitabilmente ricadute sui grandi interessi economici e forse non è un caso che, nelle more dell’approvazione del piano, nei prossimi mesi si concretizzeranno due nuove grandi urbanizzazioni che interesseranno la zona ovest di Nonantola: il Fondo Consolata e l’ex-PIP Gazzate. Il primo interesserà un’area di oltre 90 mila mq posta fra il fiume Panaro e la rotatoria Modena, con insediamenti commerciali e produttivi collocati fuori dal perimetro della tangenziale. Il secondo sarà collocato su un’area posta sud di via Zuccola e prevede un grande polo dedicato alla logistica conto terzi su gomma – 60 baie di carico e 1.400 passaggi mensili di camion in ingresso e uscita – che coprirà un’area di 75 mila mq di un terreno oggi occupato da un bosco spontaneo.

Come associazioni firmatarie sottolineiamo con forza, proponendoli alla valutazione e al giudizio dell’intera nostra comunità, le preoccupazioni e il timore per le conseguenze che i due nuovi insediamenti possono comportare. Riteniamo che ogni nuova trasformazione urbanistica debba portare ad un migliora-mento della qualità del paese, secondo i principi della sostenibilità ambientale, sociale ed economica, indicati negli obiettivi ONU dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Riteniamo inoltre che le azioni del Comune, e soprattutto la comunicazione istituzionale su materie così rilevanti e decisive per il futuro del nostro territorio e della nostra comunità, debbano corrispondere pienamente ed esaustivamente ai bisogni di conoscenza e di partecipazione dei cittadini in questa importante fase progettuale.

Sosteniamo poi che siano da evitare nuovi insediamenti, ed in particolare quelli produttivi, fuori dal perimetro già urbanizzato del paese, a maggior ragione se realizzati su aree ad elevato rischio idraulico; laddove ciò non fosse possibile in virtù di diritti giuridicamente consolidati, l’ente locale dovrebbe intervenire affinché le trasformazioni siano conformi alle norme di sicurezza del territorio – in coerenza con i principi di salvaguardia della permeabilità del suolo e di prevenzione del rischio idraulico – e non impattino sulla mobilità locale e intercomunale. Temiamo inoltre che l’insediamento di un polo logistico sul nostro territorio, data la natura “conto terzi” dell’attività, possa un domani intensificarsi in termini di impatto sul traffico locale, seguendo dinamiche economiche estranee al controllo delle amministra-zioni locali.

Riteniamo infine che le istituzioni, anche attraverso la pianificazione urbanistica, insieme alle forze sociali e produttive, debbano esercitare appieno la funzione di governo delle dinamiche economiche del territorio, secondo i principi dell’economia circolare, indirizzandole verso attività ecologicamente compatibili che ne riducano l’impatto ambientale sul territorio e contribuiscano alla completa decarbonizzazione e utilizzo dei combustibili fossili entro il 2030.

Per quanto sopra richiamato, le scelte di insediare a Nonantola un polo logistico nell’area ex-PIP Gazzate e di realizzare un intervento misto commerciale/industriale nell’area Fondo Consolata, vanificherebbero gli intenti dell’Amministrazione locale verso la transizione ecologica di cui al PNRR e, ancora una volta, rinvierebbero al futuro la soluzione di problematiche già oggi insostenibili, quali la vulnerabilità idraulica di quelle aree, il “nodo Navicello” della mobilità da e per Modena e il problema delle emissioni di polveri sottili e di altri agenti inquinanti da parte dei mezzi di trasporto utilizzati nell’attività logistica.

Chiediamo pertanto che nella fase di formazione del nuovo Piano Urbanistico Generale, che dovrà più coerentemente rappresentare la reale situazione del nostro territorio anche alla luce delle criticità idrauliche che si sono evidenziate dopo l’alluvione del 6 dicembre 2020, non si proceda con l’insedia-mento di nuove attività economiche ad elevato impatto ambientale – come la logistica su gomma o gli insediamenti produttivi fuori dal perimetro urbanizzato – e che venga perseguita, con scelte urbanisti-che innovative, la transizione ecologica in ogni settore, compreso quello della mobilità.

Nonantola, 9 marzo 2022

Le associazioni firmatarie (in ordine alfabetico): Comitato Ambiente è Salute – Nonantola, Comitato cittadini alluvione Nonantola, Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta Modena, GASlow, Giunchiglia-11, Iniziativa Nonantolani, Legambiente Nonantola, Mediterranea Nonantola, Movimento 5 Stelle Nonantola, nanoGAS, Nonantola Libera, Nonantola Progetto 2030, Rinascere APS, Una mano per Nonantola.

Settimana Europea della Mobilità Sostenibile 2020

Sta arrivando anche nel 2020 la SEM (settimana europea della mobilità sostenibile): le associazioni stanno già organizzando eventi e sono pronte a partire. Infatti la ricchezza della SEM è fatta dalle centinaia di eventi creati su tutto il territorio nazionale.

Il tema proposto dalla Comunità Europea per il 2020 è “Emissioni zero, mobilità per tutti”, ciò che suggerisce il Ministero è “Scegli il mezzo giusto” e noi lo abbiamo completato con il nostro motto: #primalabici.

Queste sono le attività organizzate (o partecipate) da FIAB Modena all’interno della SEM

18 settembre – Nonantola
Bici Bus – tutti a scuola in Bicicletta

19 settembre – Parco Ferrari – Modena
Vivere Senz’auto

17 Settembre – Carpi
Giretto d’Italia

20 Settembre – Emilia Romagna
Campagna “Bella Coincidenza”

20 Settembre – Carpi
Alla scoperta della città di Carpi

22 Settembre – Modena
Rilevamento Flussi Ciclistici e Pedonali

 

 

BICIBUS a Nonantola: Tutti a scuola in Bicicletta

BICIBUS a Nonantola – Tutti a scuola in Bicicletta

Venerdì 18 settembre 2020

Nell’ambito della settimana europea della mobilità sostenibile (16 – 22 settembre 2020), Legambiente Nonantola organizza questa giornata per andare tutti a scuola in bicicletta. Dalle frazioni partiranno dei gruppi di bimbi organizzati da volontari e da genitori. E’ previsto anche il rientro a casa in bici al termine delle lezioni.

Punti di partenza per tutte le scuole

  • Rubbiara – Chiesa – Ore 7.30
  • Redù – Chiesa – Ore 7.30
  • Bagazzano – Forno – Ore 7.30
  • Via Larga – Scuola Infanzia Ore 7.30
  • Campazzo – Parco di Via dei Frassini – Ore 7.30
  • Casette (e La Grande) – Bar a incrocio di Via Cantone – Ore 7.30

Rientro organizzato secondo i diversi orari di uscita. Si invitano tutti i genitori – nonni – zii a partecipare. Iniziativa coperta da assicurazione

Per informazioni e iscrizioni (entro mercoledi 16 settembre) – telefono (anche whatsapp o sms)

33513339639 (Giampaolo)

3488994590 (Barbara)

mail bicibus.nonantola@gmail.com 

Solo 7 chilometri

Sette chilometri, oltre undici milioni di veicoli l’anno, tempi di percorrenza di 45 minuti- 1 ora nei momenti di punta: è la Nonantolana. Una striscia di asfalto monopolio dell’auto privata non perché sia il mezzo più efficace ma perché altre opzioni di trasporto (più ecologiche, economiche, salutari, e divertenti come la bicicletta) sono state rese impossibili dalle passate decisioni di pianificazione.

Queste scelte vanno riviste: lo chiede con forza il neonato Comitato per la Pista Ciclabile Modena- Nonantola, costituito da Legambiente Nonantola, Legambiente Modena e FIAB Modena. In una settimana il comitato ha raccolto oltre 1500 firme, segno che l’esigenza è sentita e ampiamente condivisa (https://www.change.org/p/per-una-pista-ciclabile-modena-nonantola).

In bici, sarebbero percorribili in una ventina di minuti i sette chilometri dai Torazzi al Torricino nonantolano; una mezz’ora di pedalata rilassata per coprire i dieci chilometri tra il Duomo di Modena e l’abbazia di Nonantola, gioielli del Romanico europeo.

Si chiede quindi non una pista ciclabile qualunque, ma una ampia e sicura sul modello delle ciclo-tangenziali olandesi: sarebbe il primo esempio in Italia e garantirebbe un sollievo dallo stress per i pendolari, una possibilità si scampagnata in più per i modenesi, un’attrattiva per i cicloturisti, che portano un indotto tra i 110 e i 350 mila euro l’anno per ogni chilometro di pista ciclabile. Senza contare l’impatto sulla riduzione del traffico e dell’inquinamento.

Costituzione del Comitato per la Pista Ciclabile Modena-Nonantola

COMUNICATO STAMPA

Nonantola, 17 giugno 2019

Costituzione del Comitato per la Pista Ciclabile Modena-Nonantola

Le Associazioni Legambiente Nonantola, Legambiente Modena e FIAB Modena si sono costituite parte attiva nel promuovere un Comitato per chiedere la realizzazione di un collegamento ciclabile tra Nonantola e Modena.

Le ragioni che giustificano quest’opera non più rimandabile sono molteplici:

1- Creare un’alternativa all’automobile che sia praticabile ed incentivante, a disposizione del cittadino che desideri ricorrervi. La distanza dal centro di Nonantola a quello di Modena (Via Roma a Nonantola – Piazza Grande a Modena) è di 10 Km: un ciclista a passo lento impiega poco più di mezz’ora, in auto nelle ore di punta ci si mette fino a un’ora, senza contare i tempi per trovare parcheggio;

2- Molte persone sono costrette a rinunciare alla bicicletta, a causa della pericolosità del traffico sulla via Nonantolana e della velocità sostenuta dei veicoli. La Nonantolana è l’arteria più trafficata della Provincia, con 11 milioni di veicoli l’anno a fronte di 9,9 milioni per la Via Emilia Est e di 7,8 milioni per Via Canaletto;

3- Una pista ciclabile separata dalla via Nonantolana, con alti standard di qualità e sicurezza, potrebbe assorbire un traffico di ciclisti consistente e contribuire ad alleviare la congestione sulla strada. Potrebbe essere il primo esempio in Italia di tangenziale ciclabile di tipo olandese, un’opera di cui essere fieri;

4- La costruzione di Eurovelo 7, l’autostrada ciclabile europea che connette Capo Nord a Malta e passa per Bologna con una variante su Modena, offre un’occasione unica in termini di cicloturismo: una rete di diramazioni, di cui la pista ciclabile lungo la Nonantolana farebbe parte come pista ciclabile provinciale principale, permetterebbe al cicloturista di approfittare appieno delle ricchezze storiche, architettoniche, culturali, ambientali, enogastronomiche locali. Un chilometro di pista ciclabile turistica porta un indotto economico annuo tra i 110 e i 350 mila euro, ma occorre muoversi in fretta per non essere tagliati fuori;

5- Oggi promuovere una mobilità attiva più dolce, razionale e meno impattante dal punto di vista ambientale, è un imperativo ed una prova di responsabilità per contrastare lo squilibrio ecologico che si è creato negli ultimi decenni; ne trae beneficio anche la salute di chi pedala, con una riduzione di problemi legati a sovrappeso, diabete, malattie cardiovascolari, una diminuzione di ansia e stress, un maggiore rendimento sul lavoro e un maggior benessere psicofisico generale;

6- Nel 2018 abbiamo fatto una richiesta alle rispettive Amministrazioni Comunali, perché si attivi un tavolo progettuale concertato; si sono tenuti già due incontri preliminari per valutare le opportunità e le criticità. L’aspetto economico può essere ritenuto “il problema”, ma crediamo che investire in miglioramento ambientale significhi investire in qualità di vita per il presente ed il futuro di tutti. Occorre procedere con decisione e rapidità e per questo è necessaria una mobilitazione dal basso.

Chiediamo che si proceda in tempi brevi ad elaborare uno studio di fattibilità da presentare alla Regione Emilia-Romagna, affinché si possa cogliere l’opportunità di finanziamenti che saranno disponibili nel prossimo futuro. Ci attiveremo con una raccolta di firme a sostegno di questa nostra richiesta e del progetto della Pista Ciclabile Modena-Nonantola.

 

Circolo Legambiente Nonantola “Il Ponte”

Circolo Legambiente Modena “Angelo Vassallo”

FIAB Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta – Modena

 

Per adesioni e informazioni:

e-mail: ciclabile.nonantolana@gmail.com

https://modenanonantolaciclabile.home.blog/

firma la petizione online

https://www.change.org/p/per-una-pista-ciclabile-modena-nonantola

MODULO PER RACCOLTA FIRME CICLABILE MODENA NONANTOLA