Il mercato dei portabiciclette da portellone ha avuto di recente due grandi novità concorrenziali:
la prima novità deriva dalle dimensioni degli abitacoli delle auto, che in molti casi consentono di caricare due biciclette all’interno smontando soltanto la ruota anteriore. Se si viaggia in coppia con sole due bici al seguito, l’acquisto di un pianale di legno e di semplici ganci di fissaggio della forcella anteriore consentono di caricare le bici al riparo dai furti e dalle intemperie con una spesa minima;
la seconda novità deriva dal superamento della normativa che obbligava all’omologazione dei ganci di traino dei veicoli. Dal mese di febbraio 2021 installare un gancio di traino sulla propria auto è più semplice ed economico rispetto al passato, l’acquisto di un portabiciclette da fissare sul gancio di traino rimane una soluzione più costosa rispetto al portabici da portellone ma porta due vantaggi: il portellone si apre anche con le bici montate (perchè su alcuni modelli il portabici riesce a traslare verso l’esterno) e le bici vengono caricate più in basso rispetto al portabici da portellone perchè non c’è l’esigenza di lasciare visibili luci e targa (sono ripetuti dal portabici da gancio).
La solidità del fissaggio del portabici al gancio di traino consente di trasportare tranquillamente biciclette a pedalata assistita (controllare sempre il peso delle bici e la portata del portabici acquistato.
Per terminare la panoramica citiamo il portabici da tetto, che si è evoluto con alcuni modelli che prevedono il fissaggio a ventosa sul tetto del veicolo regalando grande leggerezza e compattezza a questo accessorio senza eliminarne tuttavia i difetti (bici esposta alle intemperie, difficoltà di caricamento così in alto, necessità di ricordarsi costantemente di non entrare con l’auto in passaggi bassi).
Il corretto utilizzo del portabici da portellone passa attraverso il rispetto delle portate descritte nella scheda tecnica.
Un elemento spesso trascurato è l’obbligo di posizionamento di un cartello per carichi sporgenti anche quando il portabici viene lasciato montato sulla vettura in movimento, sebbene senza biciclette: è sufficiente una sporgenza minima dal paraurti posteriore per far scattare l’obbligo dell’utilizzo del cartello.