Petizione-appello per il riposizionamento dei portabici in Corso Canalgrande 103 e per la loro installazione in tutta la città e presso tutti i servizi di pubblica utilità

Data: 6 marzo 2017

Spett.le Sindaco del Comune di Modena – Giancarlo Muzzarelli

Spett.le  Assessore alla Mobilità Comune di Modena – Gabriele Giacobazzi

p.c.     Dirigente Settore Mobilita – Marco Stancari

p.c.     Dirigente Settore Lavori Pubblici – Nabil EI Ahmadiè

Oggetto:

Petizione-appello per il riposizionamento dei portabici in Corso Canalgrande 103 e per la loro installazione in tutta la cit e presso tutti i servizi di pubblica utilità.

Gentile Assessore,

desidero rispondere alla sua lettera del 20 gennaio scorso (prot. gen. n. 2017110120106.05) con cui ha riscontrato la petizione in oggetto, sottoscritta da 1041 cittadini nell’ottobre 2016, per commentare alcune sue dichiarazioni con cui lei intenderebbe “ristabilire una corretta informazione sulle dotazioni di stalli per biciclette e sulle modifiche intervenute negli ultimi periodi”.

Lei accusa la Fiab di aver riportato informazioni “scorrette e fuorvianti” per indurre i cittadini a sostenere una petizione contraria all’iniziativa dell’Amministrazione comunale (eliminazione dei portabici all’ingresso della Biblioteca Delfini), concludendo che  “non è mai esistita nessuna intenzione di eliminazione dei portabici dal Centro Storico”.

Da dove deriva questa conclusione? Non certo dalla realtà, visto che la rilevazione puntuale attuata il 3 marzo 2017 dalla Fiab (v. scheda allegata) la smentiscono clamorosamente.

Parcheggio bici Delfini (Corso Canalgrande 96-103-105):

con due interventi successivi, sono stati eliminati 25 portabici (- 50 posti bici), parte dei quali sono stati ricollocati in via Goldoni (8 portabici Modena e 7 rastrelliere obsolete, + 44 posti bici).

Pertanto, contrariamente a quanto da lei dichiarato, il bilancio finale non è solo numericamente negativo (- 6 posti bici) ma è anche qualitativamente devastante per i ciclisti: in via Goldoni ogni giorno gli utenti sono taglieggiati dai ladri che operano indisturbati in una posizione defilata rispetto al fronte del Palazzo S. Margherita. Al posto delle biciclette, oggi sostano 3 autoveicoli e 10 moto.

Postazioni Centro storico:

dal rilievo del 3 marzo in alcune strade del Centro risulta documentata la rimozione di portabici in numerose postazioni segnalata più volte dalla Fiab, da lei irrealisticamente negata.

In definitiva, mancano all’appello ben 75 portabici, ossia 150 posti bici. Anche considerando le nuove 7 rastrelliere (+ 28 posti bici) e gli 8 portabici (+ 16 posti bici) di via Goldoni, sono spariti 106 posti bici. I 60 portabici netti eliminati rappresentano il 5% della dotazione globale di portabici  in centro.

MEF, MATA, Biblioteca Crocetta, Piazza Roma:

particolarmente sorprendente, poi, è la sua soddisfazione per aver collocato presso alcuni poli pubblici numerose rastrelliere. Le ricordiamo che -con propria delibera di alcuni anni orsono- il Consiglio comunale ha stabilito che solo il Comune è responsabile della individuazione dei parcheggi bici nello spazio pubblico e che questi devono utilizzare il modello di portabici Modena. Proprio nei casi citati, con la grave aggiunta di Piazza Roma appena ristrutturata, dunque, lei ha platealmente contraddetto gli indirizzi del Consiglio comunale, contribuendo a diffondere rastrelliere insicure, a danno dei cittadini.

PMC e il PUMS:

il primo strumento di pianificazione prevede investimenti già decisi negli anni scorsi, mentre molti investimenti sono posticipati… al futuro; il secondo strumento di pianificazione semplicemente… non esiste ancora. Dunque, di cosa si parla?

C’Entro in bici:

da circa un decennio è bloccato, mentre la domanda di questo servizio è crescente. Il bike sharing finanziato dalla Regione, poi, non è mai stato implementato.

Bike-to-work:

lei cita la partecipazione a 2 progetti europei, ma le iniziative concrete sono nulle. Eppure non richiederebbero investimenti onerosi, ma principalmente iniziative politiche e di pubbliche relazioni verso aziende pubbliche e private. Come mai, ad esempio, il Comune non ha mai fatto nulla per i propri dipendenti?

Tavolo Permanente di Consultazione per la Mobilita Urbana:

la Fiab le ha comunicato a suo tempo la propria indisponibilità a continuare a partecipare ai lavori del Tavolo poiché le modalità praticate per l’informazione alle associazioni e la gestione degli incontri è risultata fin dall’inizio del tutto inadeguata a realizzare un confronto rispettoso ed efficace fra le diverse posizioni rappresentate. L’Amministrazione non ha accolto alcuna delle proposte di adeguamento della gestione dei lavori, poche e ragionevoli, sostenute dalla Fiab.

Per conseguire l’obiettivo di incrementare dell’1.5% annuo la mobilità ciclistica a Modena, da lei sostenuto in sede di approvazione del PMC nel dicembre 2016 in Consiglio comunale, occorre ridurre gli spostamenti degli autoveicoli. Le misure assunte finora e quelle previste nel PMC appaiono del tutto inadeguate rispetto allo scopo dichiarato. A tal riguardo, sottolineo che gli ultimi due censimenti Istat hanno attestato che le quote degli spostamenti autoveicolari (75% circa) e ciclistici (10% circa) sono restate inalterate nell’arco di un decennio. Ciò dimostra l’inefficacia totale delle politiche del Comune di Modena in tema di mobilità sostenibile.

L’intervento di rimozione dei portabici davanti alla principale biblioteca cittadina è stato giustamente percepito dai cittadini come la risultante di un atteggiamento generale sul tema della mobilità: ai pedoni e ai ciclisti viene riservato lo spazio pubblico e le risorse finanziarie residuali. Risultato: al posto delle biciclette, oggi, davanti alla Delfini e agli altri poli di pubblico interesse del centro storico si trovano autoveicoli, moto, dehor, contenitori dei rifiuti urbani. Oltre a danneggiare i ciclisti, la sua iniziativa ha danneggiato sensibilmente l’immagine di edifici storici e di aree pregiate del cuore cittadino, che andrebbero invece tutelati e valorizzati.

La Fiab continuerà a condurre le proprie iniziative a sostegno della mobilità sostenibile senza tentennamenti e alla luce del sole, appoggiando le iniziative pubbliche e private coerenti con tale obiettivo e contrastando quelle che ribadiscono l’impostazione autocentrica oggi dominante.

Nell’intento di promuovere la mobilità sostenibile, vengono riproposti due progetti di stretta attualità, immediatamente cantierabili, invitando l’Amministrazione comunale a collaborare con la Fiab per la loro attuazione, nell’interesse dei cittadini:

  • rilievo generale della mobilità a Modena, insieme a Comune ed AMO, al fine di definire un quadro informativo completo e condiviso (non ricavabile dai dati Istat limitati ai percorsi casa-scuola e casa-lavoro), base indispensabile per valutarne i cambiamenti nel corso del tempo;
  • contrasto della ricettazione di biciclette per contenere i furti, tema su cui recentemente è intervenuto il sindaco, Gian Carlo Muzzarelli, rispondendo a un’interpellanza in Consiglio comunale. La Fiab ha predisposto già nel 2012 il progetto B.U.S. (Biciclette Usato Sicuro), sottoponendolo alle forze dell’ordine e alla Prefettura, oltre che al Comune. Purtroppo, finora non ha ricevuto la necessaria attenzione.

Distinti saluti.

Giorgio Castelli

(Presidente FIAB Modena)

Allegato: Rilievo portabici in centro storico (3 marzo 2017)

tabella portabici mancanti

20/1/2017 – PDF Risposta ass. Giacobazzi a nostra petizione

6/3/2017 – PDF Comunicato FIAB

 

Pubblicato in Attività del Direttivo, FIAB sui Media, Mobilità sostenibile, Stop ai furti delle bici.