I diversi colori della mobilità sostenibile

Insegnare ad andare in bici a donne straniere: un’esperienza importante e carica emozione

Diana Altiero

Quanto tempo è passato dal primo corso che come Fiab abbiamo realizzato per insegnare alle donne straniere ad andare in bicicletta? Non so, ma ho ancora in mente l’urlo “Diaaanaaa!!!”: mi volto nella direzione dell’urlo e vedo lei che pedala da sola: dopo tanti tentativi era riuscita ad andare in bici da sola e, mentre io ero impegnata con altre persone, dopo tutto lo sforzo fatto con lei per insegnarle a stare in equilibrio sulle due ruote, l’urlo di gioia per dirmi “Ce l’ho fatta, guarda!”

Negli anni tanti sono stati i corsi a cui ho partecipato, prima come “prestatrice di manodopera” e in seguito nella loro organizzazione. Ma a me resta quello sguardo, quel grido di gioia di tante che ho visto, timide, prendere in mano una bicicletta mai vista e poi cimentarsi nel tentativo di stare in equilibrio affidandosi completamente a persone mai conosciute prima. Questo, a mio parere, dimostra il grande coraggio e la volontà di impadronirsi di un mezzo che serve per necessità negli spostamenti quotidiani di vita e di lavoro, e forse anche una strada verso un’autonomia impagabile in un Paese straniero.

Di tutte le donne che sono passate nei nostri corsi, poche sono tornate, anche solo per un certo periodo, ad aiutare a loro volta, come volontarie; delle altre non sappiamo più niente. Usano la bicicletta? Il corso è stato loro utile? Hanno poi trovato il coraggio di non fermarsi e continuare per poi affrontare la strada con una certa tranquillità?

Il “dopo corso” resta un punto interrogativo, e proprio per questo mi piacerebbe che alle 6-7 lezioni si potesse aggiungere un percorso creato da una rete di altre persone che “adottassero” le nuove cicliste e le accompagnassero per un certo tempo nella fase successiva, quella di affrontare la strada con maggiore tranquillità e sicurezza.

Mi piace immaginare che la città intera si faccia carico di accogliere e promuovere l’uso della bicicletta mettendo a disposizione spazi e persone volenterose.

Sognare è sempre ammesso! Perché non farlo?

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