Calendario Attività 2021

Abbiamo definito il calendario delle attività per 2021: purtroppo l’organizzazione di tutti gli eventi in programma rimane subordinata all’emergenza sanitaria in corso. Gli aggiornamenti in tempo reale sulle attività confermate e quelle cancellate saranno sempre pubblicate sul sito www.modenainbici.it

CICLOESCURSIONI
Per partecipare alle escursioni è necessario contattare i referenti, essere in buone condizioni fisiche ed avere una bicicletta efficiente, leggere e approvare il regolamento gite consultabile su www.modenainbici.it
Le gite sono rivolte ai soci Fiab che contribuiranno all’organizzazione, alle spese di viaggio e di assicurazione.

CICLO-COLAZIONE “CARPI E DINTORNI”
Serie di facili escursioni in bicicletta per conoscere i dintorni di Carpi. Partenza da Carpi

IN BICI DI SERA: I GIOVEDÌ AL CHIOSCO
Appuntamenti settimanali estivi in notturna, con la bici per sgranchirci le gambe al fresco. Partenza da Modena

ARTEBICI – TEMPO DA MUSEI?
A volte in bici a volte no, andiamo a rivedere tutte le forme e i colori catturati dai nostri occhi durante l’anno, nelle tele dei pittori, nelle opere degli scultori e negli angoli nascosti delle nostre città.

MTB
Escursioni in MTB, in collaborazione coi soci del CAI di Castelfranco (MO)

FIAB IN CICLOFFICINA
Serate di incontro in collaborazione con la Ciclofficina Popolare Rimessa in Movimento di Modena, presso la loro sede in Viale Monte Kosica.

CORSO DI MECCANICA E DI CICLOTURISMO
Fiab organizza corsi per imparare a fare le riparazioni bici più comuni e preparare un ciclo viaggio.
Info Giorgio 366.2674669 (per Modena) e Roberta 339.4614821 (per Carpi)

PROMOZIONE AL BIKE TO WORK
Fiab promuove le campagne di Bike to Work, collaborando con le amministrazioni che, con programmi di rimborso chilometrico ai lavoratori che raggiungono il posto di lavoro in bicicletta, premiano una scelta di civiltà a vantaggio di tutta la comunità, volta a ridurre traffico e inquinamento. Consigli e consulenze per le aziende e per i lavoratori che
vogliono aderire. Info Paola B. 349.6647860

BICICLETTANDO
Progetti di educazione alla mobilità sostenibile, soprattutto nelle scuole elementari e medie. Laboratori di ciclomeccanica. Info Giorgio 366.2674669

DONNE IN BICI
Corso per donne che vogliono imparare ad andare in bici. L’iniziativa nasce dalla necessità di agevolare le donne nel loro percorso di inserimento in un contesto lavorativo e nella società utilizzando la bicicletta laddove i mezzi pubblici non arrivano o sono scarsi.
Il corso si terrà a Modena nel mese di aprile (info Diana 349.7449552 – Luana 338.4882782 – Gabriella 333.2897771).

RIUNIONE CONSIGLIO DIRETTIVO
Il primo martedì del mese, ore 21 sede di Via Ganaceto 45 a Modena (o in video conferenza).
Il terzo martedì del mese, ore 21 sede di Via Baldassarre Peruzzi, 22 a Carpi (o in video conferenza).
Tutti i soci sono invitati a partecipare.

Scarica il PDF del Calendario 2021

A scuola in salute #primalabici

FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta e SIP-Società Italiana di Pediatria lanciano una campagna di sensibilizzazione sul tema della mobilità casa-scuola
Scuola e salute viaggiano a braccetto nella nuova campagna A SCUOLA E IN SALUTE! #PRIMALABICI! promossa da FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta e da SIP-Società Italiana di Pediatria, rivolta ai più piccoli e alle loro famiglie sul tema degli spostamenti quotidiani casa-scuola.
Andare a scuola in bicicletta (ma anche a piedi) è una modalità che può facilmente diventare un’abitudine quotidiana per tutta la famiglia, sempre salutare per chi pedala, oggi ancor più importante perché facilita il distanziamento.
La pandemia da Covid-19 ha portato in primo piano, come non mai, la tutela della salute. Salute che si basa su scelte di vita sane, a partire dall’attività motoria quotidiana fortemente raccomandata dai pediatri e dall’OMS: uno stile di vita sano porta maggiori benefici proprio se adottato fin dall’infanzia.
“Sono particolarmente lieto di questa iniziativa con la Società Italiana di Pediatria, lo dico da padre che ogni giorno accompagna i bambini a scuola in bici – dichiara Alessandro Tursi, Presidente FIAB e Vicepresidente di ECF-European Cyclists’ Federation di cui FIAB è parte-. In Italia purtroppo la grande maggioranza dei bambini non ha oggi il diritto di andare a scuola con le proprie gambe, a differenza dei loro coetanei europei, anche quelli di paesi dai climi particolarmente rigidi. La nuova sensibilità sul tema salute imposta dal Covid può essere occasione per cambiare abitudini sbagliate e dannose per i nostri figli. E sono i medici a affermarlo prima ancora di FIAB.”
“E’ ormai assodato che la salute degli adulti si costruisce nelle prime età della vita”, afferma il Presidente della Società Italiana di Pediatria Alberto Villani. “Già in gravidanza e nei primi anni di vita, grazie a una sana e calibrata alimentazione e a corretti stili di vita, si creano i presupposti per ridurre e/o annullare molti dei fattori di rischio di malattie che si manifestano in età adulta. Andare a scuola a piedi o in bicicletta è parte integrante di uno stile di vita sano, stimola il bambino all’autonomia e per questo è una buona abitudine da incentivare nelle nostre città”.
Oltre ad essere veicolata on line su tutte le pagine web e i canali social di FIAB e di SIP, la locandina della campagna A SCUOLA E IN SALUTE! #PRIMALABICI sarà diffusa anche negli studi dei pediatri.
“Ognuno può fare scelte consapevoli e sostenibili – auspica Alessandro Tursi che precisa: – I cittadini da subito possono abbracciare nuove e migliori abitudini nell’accompagnare i figli a scuola. I sindaci, grazie alle nuove norme varate in questi mesi, hanno ora strumenti rapidi e economici per favorire la mobilità attiva nei percorsi casa-scuola: corsie ciclabili, case avanzate ai semafori, e soprattutto strade scolastiche interdette alle auto. Anche gli istituti scolastici possono fare la propria parte con politiche bike-friendly, a cominciare dai cicloparcheggi scolastici attrezzati e sicuri.”

BICIBUS a Nonantola: Tutti a scuola in Bicicletta

BICIBUS a Nonantola – Tutti a scuola in Bicicletta

Venerdì 18 settembre 2020

Nell’ambito della settimana europea della mobilità sostenibile (16 – 22 settembre 2020), Legambiente Nonantola organizza questa giornata per andare tutti a scuola in bicicletta. Dalle frazioni partiranno dei gruppi di bimbi organizzati da volontari e da genitori. E’ previsto anche il rientro a casa in bici al termine delle lezioni.

Punti di partenza per tutte le scuole

  • Rubbiara – Chiesa – Ore 7.30
  • Redù – Chiesa – Ore 7.30
  • Bagazzano – Forno – Ore 7.30
  • Via Larga – Scuola Infanzia Ore 7.30
  • Campazzo – Parco di Via dei Frassini – Ore 7.30
  • Casette (e La Grande) – Bar a incrocio di Via Cantone – Ore 7.30

Rientro organizzato secondo i diversi orari di uscita. Si invitano tutti i genitori – nonni – zii a partecipare. Iniziativa coperta da assicurazione

Per informazioni e iscrizioni (entro mercoledi 16 settembre) – telefono (anche whatsapp o sms)

33513339639 (Giampaolo)

3488994590 (Barbara)

mail bicibus.nonantola@gmail.com 

Il coraggio a scuola può viaggiare su due ruote

Nei viaggi di istruzione capita in più occasioni alla scuola di doversi confrontare con genitori preoccupati, ansiosi anche se si viaggia in pullman o in treno. L’ansia è spesso fomentata dai mass media, dalle notizie che mettono in risalto i drammatici incidenti che hanno colpito scolaresche durante i loro viaggi d’istruzione, eventi drammatici, ma ci permettiamo di dire, senza alcun cinismo, statisticamente irrilevanti se messi a confronto con i tanti viaggi che mettono in moto migliaia di studenti ogni anno. La scelta di accompagnare i propri alunni in bici è coraggiosa e in controtendenza rispetto all’offerta che viene presentata alle scuole ogni anno. Una scelta coraggiosa, come lo è far muovere per l’Europa alunni italiani, stranieri in un periodo in cui si innalzano muri, in cui bisogna penare nelle questure per regolarizzare i documenti. Scelte di questo tipo insegnano agli alunni che “si può fare”, nonostante gli ostacoli. Queste esperienze insegnano ai ragazzi e alle ragazze della scuola media che la libertà la si conquista pedalata dopo pedalata, che nulla è dato per acquisito e che, ancor più della meta, l’esperienza meravigliosa è nel viaggio e in chi lo vive con noi.

Riteniamo che la scuola abbia bisogno di costruire esperienze assieme ai propri alunni, uscire dalle aule fredde e spoglie, sempre più lontane dal mondo reale e virtuale in cui sono immersi ogni giorno. Oggi il mondo viaggia ad una velocità straordinaria e la scuola come laboratorio di vita non basta più. La scuola deve poter immergersi nel mondo per poterlo interpretare e trovare con i propri alunni soluzioni concrete per affrontare al meglio la complessità del quotidiano. La scuola deve avere coraggio e ai genitori non resta che essere fiduciosi alleati e collaboratori di un corpo docente che lavora con loro per formare al meglio l’uomo di domani.

José Carrasso

www.modenainbici.it

Tutti a scuola a piedi o in bicicletta!

La primavera, è in arrivo e come ogni anno FIAB – Federazione Italiana Amici della Bicicletta promuove un’iniziativa all’insegna del divertimento, della salute e dell’ambiente dedicata a bambini e ragazzi ma soprattutto ai loro genitori: giovedi 21 marzo si celebra infatti la 5° Giornata Nazionale “Tutti a scuola a piedi o in bicicletta”.

“Negli ultimi anni l’utilizzo della bicicletta per gli spostamenti quotidiani in città è cresciuto – spiega Giulietta Pagliaccio, presidente FIAB. – Grazie a questo modello di mobilità sostenibile è possibile fare del bene sia alla propria salute sia al nostro pianeta. E sviluppare questo tipo di sensibilità fin da piccoli è un valore davvero prezioso. Inoltre, grazie alle risorse previste dall’ultimo Collegato Ambientale, sono diversi i comuni che stanno mettendo in atto progetti di mobilità legati al tema casa-scuola”

Dalla Federazione Italiana Amici della Bicicletta l’invito a lasciare l’auto a casa e a percorrere con i propri figli il tragitto fino a scuola passeggiando o pedalando.

Una giornata che intende incoraggiare il bike to school e, più in generale, l’uso quotidiano della bicicletta per gli spostamenti in ambito urbano e scelte per una mobilità più sostenibile. Tutti possono condividere la propria esperienza postando una foto con l’hashtag #tuttiascuolaapiedioinbicicletta sulla pagina Facebook: www.facebook.com/Bimbimbici/

L’iniziativa dà il via al conto alla rovescia per l’atteso appuntamento di Bimbimbici 2019: domenica 12 maggio in oltre 200 città d’Italia.

Una manifestazione che quest’anno compie vent’anni e che FIAB propone nella seconda domenica di maggio per diffondere l’uso della bicicletta tra giovani e giovanissimi.

Confermato lo slogan “Bimbimbici: la nuova fiaba della bicicletta”, con particolare attenzione al clima e all’ambiente. Un fantastico universo per l’ambientazione di Bimbimbici dove la bicicletta non è un mezzo qualunque ma può vantare molti superpoteri: non inquina, non fa rumore, non occupa tutto lo spazio delle auto e sa rendere le persone più allegre. Per maggiori informazioni: www.bimbimbici.it 

Fiab Modena

www.modenainbici.it

Si torna a scuola … tutti in auto

Le scuole sono ricominciate da una settimana, con loro sono tornate le nostre care vecchie abitudini quotidiane e… il traffico in città!

Si perché naturalmente al pendolarismo lavorativo si assommerà nelle ore di punta anche il via vai ininterrotto di genitori che accompagnano i figli alle materne, alle elementari, alle medie e, da non credere, anche alle superiori. Non c’è da stupirsi in un paese che un paio di anni fa ha avuto bisogno addirittura di un decreto per permettere ai ragazzi delle medie di uscire da scuola da soli.

Ed allora anche quest’anno assisteremo al solito teatrino di decine di vigili urbani incredibilmente occupati a dover far rispettare la precedenza ai ragazzi sui passaggi pedonali, ogni mattina e mezzogiorno davanti ad ogni scuola modenese di ogni ordine e grado, ma praticamente inermi davanti alle continue trasgressioni degli stessi accompagnatori che parcheggeranno sui marciapiedi, ciclabili ed aiuole, faranno inversioni negli spazi antistanti gli ingressi, bloccheranno entrata ed uscita dei mezzi pubblici, fermeranno la macchina in mezzo alla strada con le 4 frecce a non più di 20 metri dal cancello scolastico salva-tutti, entro il quale i pargoli saranno finalmente al sicuro dall’assedio delle loro stesse auto.

Ho visto queste cose ogni giorno da genitore dal 2002 ad oggi, ho cercato di portare il problema nei vari consigli di istituto, ho distribuito volantini della Polizia Municipale sulle regole da tenere nelle vicinanze delle scuole, ho chiesto ai vigili piantati sulle strisce di intervenire. Tutto inutile.

Una situazione paradossale ben descritta da una vignetta vista su facebook, dove un adolescente chiede ai genitori “posso andare a scuola in bici?” e loro che rispondono “no è troppo pericoloso, ti accompagniamo in auto”. Disarmante è che per molti genitori italiani sia una risposta scontata.

Interrompere questo circolo vizioso è possibile, le nostre amministrazioni devono decidersi a prendere di petto la questione che ha importanti implicazioni sul traffico, sul senso di sicurezza delle nostre città, sul percorso di crescita ed autonomia dei nostri ragazzi. Ma soprattutto dovrebbe preoccuparci, visto che i giovani imparano più dai nostri comportamenti che dalle nostre prediche, che non potranno mai essere futuri cittadini migliori di noi.

Ermes Spadoni
FIAB Modena

Il Mobility Manager Scolastico: missione impossibile

I compiti del Mobility Manager Scolastico sono i seguenti:

  • organizzare e coordinare gli spostamenti casa-scuola-casa dei docenti, del personale scolastico e degli allievi;
  • tenere costanti rapporti con le strutture comunali e le aziende di trasporto;
  • coordinarsi con i Mobility Manager degli altri istituti scolastici presenti sul territorio;
  • trovare soluzioni migliorative, per il trasporto sia su gomma che ferroviario, fungendo da supporto alle aziende titolari del servizio;
  • gestire e garantire l’intermodalità e l’interscambio, agendo dove possibile sugli orari e le attività scolastiche;
  • favorire l’utilizzo della bicicletta e dei servizi di bike sharing e car sharing utilizzando veicoli elettrici o a basso impatto ambientale;
  • segnalare all’ufficio scolastico regionale eventuali problemi legati al trasporto dei disabili e di accessibilità alla scuola;
  • favorire l’abbattimento dei livelli d’inquinamento atmosferico e acustico;
  • consentire la riduzione dei consumi energetici perseguendo scelte eco-sostenibili;
  • accrescere i livelli di sicurezza del trasporto e della circolazione stradale;
  • disincentivare e ridurre al minimo l’uso individuale dell’auto privata, favorendo formule di car pooling per il contenimento del traffico.

Tutte attività che, secondo la legge n.221 del 28 dicembre 2015, dovranno essere compiute su base volontaria, da qualcuno scelto tra il personale docente, senza riduzione del carico didattico. Chiediamoci quanti docenti si prenderanno l’onere di tali responsabilità? E soprattutto quanti docenti potranno essere in possesso di tali competenze, senza nessun percorso formativo? È evidente che non sono ruoli che si improvvisano, peggio ancora definendoli su base volontaria.

Il Mobility Manager Scolastico è una figura tecnica-professionale che deve essere messa nelle condizioni di poter dare risposte concrete sulla mobilità “scolastica” quotidiana e di conseguenza migliorare i flussi di mobilità di parti di città; ad oggi il provvedimento legislativo non da alcuna risposta, sottovalutando così il ruolo essenziale del Mobility Manager Scolastico: il ruolo culturale ed educativo per la popolazione scolastica che attraverso, l’esperienza maturata negli anni di scuola, otterrebbe consapevolezza e responsabilità sui temi della mobilità sostenibile e delle politiche ambientali.

Marina Beneventi
www.modenainbici.it

Pedali fra Po di Goro e Po di Gnocca

Sabato 28 Domenica 29 aprile bici & barca

… scarsa documentazione fotografica, forse perchè gli adulti erano preoccupati di evitare cadute nei fossati dei monelli o di calmare il loro entusiasmo, domandandosi: riusciranno i nostri eroi a pedalare controvento, e i più piccoli a sopportare i sobbalzi del trasporto, per 35 chilometri?

beh, non solo riuscivano ma, rientrati all’ostello, continuavano ancora lì a spingere le loro bici attorno agli spritz degli adulti e non smorzavano l’entusiasmo, più per la gita in barca forse che per la pedalata, più la compagnia giocosa che per il birdwatching…

ma comunque il cocktail fra l’acqua dolce e quella salata, è stato perfetto e così, fra l’adagiarsi sul corso del fiume poi in una spiaggia deserta, fra una visita al Faro e i voli di gabbiani e aironi rosa, di fatica, per loro, nemmeno la traccia, ma solo tanta tanta voglia di ripartire …

 

Bimbimbici e la Terramara di Montale

Nella locandina dell’edizione Bimbimbici 2018 promossa dalla FIAB – Federazione Nazionale della Bicicletta, c’è il disegno di bambini vestiti da supereroi in sella non ad un drago o ad un cavallo alato, bensì ad una bicicletta. Sullo sfondo adulti che li seguono, anche loro in sella alle due ruote, con una macchina che fa da sfondo, parcheggiata lungo il bordo della strada. In primo piano, oltre all’entusiasmo dei bambini, un cartello segnaletico indicante il limite dei 30 chilometri orari, manifesto-speranza di quello che è il nostro auspicio per la città del futuro: muoversi in libertà e sicurezza.

Ma senza un buon inizio non si va da nessuna parte ed è per questo che, come recita un nostro slogan, “si impara da piccoli“. Si impara dalla scuola, si impara dai piccoli spostamenti quotidiani, dall’abbandonare quella che inizialmente potrà anche sembrare una comodità irrinunciabile, ma che spesso si rivela una trappola portatrice di stress oltre che di inquinamento.

Si inizia dunque per forza di cose anche dagli adulti, sono loro infatti che devono attuare questa piccola grande rivoluzione lasciando a casa la propria autovettura, ne va della salute dei propri figli. Così, giunti all’edizione 2018 di questa importantissima campagna nazionale di sensibilizzazione all’uso della bicicletta, cui hanno già aderito un centinaio di città in tutta Italia, la nostra associazione ha pensato di inserirla in un progetto più ampio di cicloturismo per famiglie, spingendoci oltre l’ambito cittadino.

Il 13 maggio ci recheremo dunque al Parco Archeologico della Terramara di Montale. Il percorso si snoderà lungo ciclabili e strade a bassa percorrenza, per un totale complessivo di 25 chilometri. Giunti alla Terramare, i ragazzi si cimenteranno in attività legate ad antiche tecniche artigianali. Il ritrovo è alle ore 10 al Parco della Repubblica (zona parcheggio) di Modena, iscrizione obbligatoria entro venerdì 11 maggio. Rientro previsto intorno alle h. 17,30.

Per le ulteriori informazioni vi rimandiamo al seguente link :
https://www.modenainbici.it/evento/bimbinbici-la-terramara-di-montale/

Luana Marangoni
www.modenainbici.it

 

Ecco tutti i testi vincitori del concorso “andiamo a scuola in bicicletta”

CATEGORIA SCUOLA PRIMARIA
1° classificato:

Con la neve in bicicletta
di Elena Montanari e Sofia Ganzerli, classe 3 A scuola primaria Marco Polo Bomporto

Ciao… siamo Sofia ed Elena.
Oggi andiamo a scuola in bicicletta!
La bici di Sofia è bianca, nera e fucsia, invece quella di Elena è lilla, bianca, rosa e nera.
Apriamo le catene che le tengono al sicuro, saliamo e partiamo respirando ľ aria fresca e sentendo
il fruscio del vento.
Pedaliamo lentamente mentre inizia a nevicare.
Noi e le nostre bici diventiamo sempre piú bianche. Arriviamo dal vigile e lo salutiamo con calma,mentre lui se ne va in mezzo alla strada per fermare il traffico e ci sorride. Arrivate al cancello siamo tutte congelate, ma,in
quelľ istante, ecco il sole che punta i suoi raggi
su di noi.
Ancora quattro o cinque pedalate ed eccoci al portabiciclette. Mentre infiliamo le biciclette in un buco esse scivolano,ma non piangiamo! Ridiamo!
Guardandoci intorno vediamo i pini verdi che cominciano ad imbiancarsi e una quercia spoglia.
Abbiamo ancora gli stivali un pó sporchi di neve, entriamo e la bidella ci dice:
“Ferme lì! Vi pulisco le scarpe con la scopa!”
Facciamo tre rampe di scale, dalla finestra vediamo le nostre due biciclette.
Entriamo in classe orgogliose e salutiamo tutti con un bel “Buongiorno !”
Questo viaggio in bicicletta è stato meraviglioso.

 

2° classificato:

Filastrocca della bicicletta
di Sonia Diana, Federico Raimondi, Riccardo Santori, classe 3 A scuola primaria Marco Polo Bomporto

Vado a scuola in bicicletta,

poi quando ho freddo,

mi sento una polpetta .

In inverno non sempre ci puoi andare,

altrimenti ti puoi gelare .

Quando andiamo in bicicletta

ci mangiamo una barretta,

perché quando si deve pedalare

 non c’è da scherzare!

E sentiamo un’ emozione

come giocare col pallone …

Davvero ci piace in sella stare

anche se ci fa sudare .

Quando piove

e in bicicletta andiamo a scuola

ci bagniamo delle scarpe la suola .

La mia bicicletta
è veloce come un cavallo

e mi fa sentire uno sballo!

 

 

3° classificato due racconti pari merito:

Vado a scuola in bicicletta
di Rita Delle Noci, classe 5 scuola Sacro Cuore

Fasce verdi, gialle, azzurre e bianche mi corrono accanto mentre i capelli volano liberi nell’aria; il viso è accarezzato dal vento, le mani vibrano e il cuore scoppia di gioia.

Sono felice e nessuno mi può fermare, sono invincibile, è magia!
 Un sasso sul sentiero mi fa tornare con i piedi per terra, anzi tutta per terra! I fiori fucsia che sembrano di velluto, l’edera verde scura dell’asse e il cestino bianco si sono rovinati, il campanellino dorato continua a scampanellare, i pedali girano su se stessi, il manubrio nero è a testa in giù e io mi ritrovo stesa sul selciato.

Mi alzo, solo qualche graffietto al braccio, per fortuna la mamma non mi ha vista.
La mia mamma non può capire, io mi fido della mia bicicletta, lei è un’ottima amica, insieme a lei mi sento libera da tutti gli “schemi”. Velocità, coraggio, passione, sono tre cose che provo mentre vado in bici. Con le sue grandi, potenti e magiche ruote mi porta ovunque: nei sentieri di campagna, nelle stradine della mia città, in riva al mare, sui sentieri montuosi.

Lei è anche amica della natura perché non inquina. Io penso che oggi l’automobile sia usata anche per tratti molto brevi, uccidendo la natura. L’inquinamento ci rende tristi e grigi, ci toglie quel sorriso che ognuno di noi dovrebbe avere sul viso per sorridere al mondo che ci circonda, non dobbiamo inquinarlo e rovinarlo, perché poi su questo brutto e sporco mondo ci viviamo noi! Io in “primis” mi impegnerò a inquinare meno e farò del mio meglio.


Un mio grande dispiacere è non poter andare a scuola in bici perché abito lontano, ma se un giorno mi dovessi trasferire, andrei in bici tutti i giorni. Sarebbe bellissimo e divertentissimo, mi sentirei meglio e forse anche più sveglia e pronta per la lezione; inoltre la bici è pratica e veloce. Spero che quando frequenterò la seconda o la terza media la mamma mi lascerà più libera di muovermi da sola e andare dove voglio.
Ah dimenticavo, la mia bicicletta si chiama Dalia.

La bicicletta
di Margherita Tamburini, classe 5 scuola Sacro Cuore

Era una calda estate del 2011.

Il 09 luglio conobbi una bambina di nome Mita. Era minutina, capelli biondi, due occhi azzurri e un sorriso che trasmetteva felicità.

Mita era molto timida e quando i suoi occhi mi incrociavano erano spaventati. Pian piano Mita, incoraggiata dalla sua mamma e dal suo papà, si fece coraggio e si avvicinò a me.

Passammo tanti pomeriggi insieme. Il nostro gioco preferito era il “Girotondo a tutta velocità”.

Un giorno Mita e si suoi genitori decisero di andare a fare un bel giro fino a Modena e mi portarono con loro.

Dimenticavo Mita e io vivevamo a Bomporto!

Quel pomeriggio partimmo per Modena, con merenda e acqua per una tappa lungo la ciclabile di Albareto.

Lungo la ciclabile abbiamo visto la natura: garzette, girasoli, zucchine e interi prati pieni di colori e profumi.

Fu un pomeriggio indimenticabile, ma di questi ce ne furono tanti altri.

Purtroppo riuscivamo a vederci solo nel pomeriggio. Mi sarebbe piaciuto accompagnarla a scuola, ma era troppo lontana e al mattino Mita era sempre di fretta. Tanto che non mi salutava nemmeno.

Passarono le estati e gli inverni fino a quando Mita diventò grande.

La nostra amicizia cambiò un po’. Ci frequentavamo meno, ma quando Mita mi sorrideva pensando a tutti i pomeriggi passati insieme. All’inizio era un po’dispiaciuta di non giocare più con lei come una volta, ma ero sicura che mi voleva ancora bene.

Mita il prossimo anno non cambierà casa e io non andrò con lei, ma sono sicura che nel suo cuore io rimarrò sempre la sua Prima Bicicletta, Aurora.

CATEGORIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Unico premio

A scuola in bicicletta
di Francesca Andreotti, Morgana Dardi, Sara Ghinelli, Vittoria Tinti, Viola Rossi, Beatrice Vezzelli

Il viaggio comincia e, seduti sulla sella, siamo tutt’uno con la nostra bicicletta. Come una penna che scrive sulla carta le ruote disegnano la strada, pedaliamo leggeri, i raggi sembrano le lancette di un orologio, girano lentamente ma non si fermano mai.

L’aria ci viene incontro, gli alberi e le case lontane si affacciano curiose sul nostro cammino, superiamo le automobili in fila ed orgogliosi della nostra velocità salutiamo un gruppo di ciclisti che ci incrocia sorridente. Inizia la salita, accendiamo le nostre gambe, pedaliamo forte ed infine stanchi ma felici arriviamo a destinazione: ad un passo dal cielo ammiriamo il mondo dall’alto.

Note delle autrici:

“L’unica catena che ti rende libero è quella della bicicletta” e “Anche una strada piatta in bicicletta è una scoperta”