Maledetti monopattini

Da qualche mese con l’avvento dei monopattini abbiamo una categoria più odiata dei ciclisti. Peccato, perché crediamo che sia un’ottima alternativa per molti spostamenti cittadini.

Il successo è tale a livello planetario che non può essere liquidato come una moda, ma come è possibile che un ex giocattolo stia trasformando le città? Semplice e poco costoso, può essere portato a scuola ed in ufficio (addio furti), si ricarica dappertutto, ripiegato entra sui mezzi pubblici, non fa sudare, è dotato di luci per la visibilità notturna, non ha problemi di traffico e parcheggio. Insomma, il mezzo perfetto per chi deve risolvere il problema di brevi spostamenti casa-scuola-lavoro o dell’ultimo miglio dopo aver preso l’autobus.

Ed allora perché è così odiato? Sostanzialmente perché come un animaletto sgusciante è andato ad occupare gli spazi del t-rex cittadino, l’automobile, che non tollera altre presenze nel suo territorio: un paesaggio fatto per sé stesso di ampie corsie stradali, velocità elevate, priorità in carreggiata, ed invece di spazi residuali e sconnessi per tutti gli altri.

A tutti quelli che vaneggiano di un nuovo far-west, ricordiamo che le nostre strade sono già un luogo inospitale e mortale a causa del massimo predatore, e che i marciapiedi, scivoli per disabili, passaggi pedonali e ciclabili sono spesso già occupati da macchine in sosta abusiva e non sanzionata adeguatamente.

La redistribuzione degli spazi a favore di tutte le forme di mobilità si rende urgente e necessaria, ma nel frattempo a tutti i ragazzi che stanno usando sconsideratamente il monopattino, chiediamo di essere attenti alle regole e rispettosi dei diritti altrui, e di dimostrarsi migliori dei loro genitori a quattro ruote. Non ci vuole molto.

Via le ciclabili dai marciapiedi. La strada è di tutti

Volevamo scrivere un articolo sulle nuove “bike lane” che tutta Italia sta adottando, ma quando abbiamo letto un post di Andrea Colombo, ex assessore bolognese alla mobilità e papà del Biciplan, abbiamo deciso che era tutto li, scritto come meglio non si può.

“E’ revocata la pista ciclabile a doppio senso di marcia su marciapiede istituita con ordinanza n. 168384/2005. E’ istituita, per ciascun lato, una corsia ciclabile ubicata sul margine destro della carreggiata: che emozione leggere in un atto ufficiale del Comune di Bologna quella che è probabilmente la prima eliminazione di ciclabile su marciapiede anni ’90-2000 e sostituzione con corsie ciclabili sulla strada!”

“A Bologna si apre finalmente una nuova era della ciclabilità urbana, in cui la strada, in quanto luogo pubblico, diventa davvero di tutti e non più solo dei veicoli a motore, lo spazio per le biciclette viene ricavato con il coraggio di toglierne un po’ a chi ne ha di più, cioè alle auto, e non a chi già ne ha poco, cioè i pedoni, e si mette fine all’ingiusto conflitto tra utenti a piedi e su due ruote, che non era colpa loro ma delle vecchie soluzioni progettuali”.

“Ci sono voluti anni per arrivare a una maturazione della cultura politica e tecnica sulla mobilità, ma ora comincia a realizzarsi il nuovo disegno del Biciplan, per una redistribuzione più democratica ed efficiente dello spazio pubblico, dalle macchine alle persone”.

Anche a Modena giovedì scorso la giunta ha finalmente fatto il primo passo approvando il “Piano mobilità di emergenza 2020”. Il comunicato ufficiale inizia così: “per riconnettere rapidamente pezzi di città, i nuovi percorsi CICLOPEDONALI saranno ricavati in gran parte sulle carreggiate stradali”. Speriamo che sia un refuso perché le corsie dedicate alle bici in carreggiata servono proprio, come ha spiegato Andrea Colombo, per separare il traffico ciclabile da quello pedonale e non per riproporre spazi conflittuali tra utenze deboli, figli di quella cultura e tecnica della mobilità ormai obsoleta. A settembre vedremo i risultati.

E’ uscito il Calendario Attività FIAB Modena 2020

Venerdì scorso abbiamo presentato il calendario delle iniziative per il 2020. Oltre 50 appuntamenti tra attività sociali (corsi, attività con le scuole, sensibilizzazione all’uso corretto della bici, etc) e escursioni ciclo turistiche. Ogni singola iniziativa verrà pubblicata con dettagli organizzativi sul nostro sito alla sezione Calendario,

Se invece volte portare sempre con voi il Calendario e il nostro Programma è possibile scaricare i PDF qui sotto.

Calendario Mensile Depliant Programma

Un Piano della Mobilità da rifare

Oggi è il termine ultimo per presentare in forma scritta al Comune di Modena, le osservazioni al Piano della Mobilità Sostenibile (PUMS 2030) che dovranno essere valutate per l’approvazione definitiva del Piano in Consiglio Comunale.

FIAB Modena, venerdì 13 settembre, ha consegnato all’ufficio protocollo del Comune, le proprie considerazioni al PUMS, documento che riteniamo assai importante per gli assetti urbani e sociali, presenti e futuri della nostra città. Se si trattasse di un testo e non di un Piano Pubblico si potrebbe dichiarare il documento “fuori tema”, perché non vi è corrispondenza tra le finalità proprie del PUMS e la trattazione presentata sui singoli argomenti.

L’aspetto più grave riguarda la distanza che intercorre tra le azioni proposte e gli obiettivi cogenti che le normative europea, nazionale e regionale impongono. Vi è una evidente sproporzione tra ciò che all’inizio si dichiara negli intenti e ciò che si propone nei fatti. La allocazione delle risorse ne dà una inequivocabile conferma: per il 64,6% dei cittadini che si muovono in auto e moto si spende l’88% delle risorse mentre per 25,3 che si muove a piedi ed in bicicletta si spende il 12%.

Colpisce anche la differenza tra il grado di determinazione e di approfondimento dei progetti infrastrutturali legati ai mezzi motorizzati (progetti avanzati, in alcuni casi già esecutivi, accordi già raggiunti, finanziamenti già identificati) e la vacuità di quelli relativi alla mobilità sostenibile.

La valutazione finale si potrebbe riassumere così: per le auto strutture, infrastrutture e denari certi, per la mobilità sostenibile solo ipotesi vaghe da verificare.

 

E’ tempo di esami

Ogni studente poco preparato sa che, con la tarda primavera, si avvicina il tempo degli scrutini e degli esami e cerca di recuperare il tempo perduto. Allo stesso tempo i partiti politici sanno che, con l’avvicinarsi degli scrutatori, bisogna occuparsi di tutte le questioni trascurate negli anni precedenti.

Fioriscono così incontri, convegni e iniziative sulla mobilità sostenibile, si organizzano biciclettate e giornate dedicate ai temi ambientali. I partiti che in questi anni si sono occupati solo della mobilità delle auto e delle merci, o solo di quella degli immigrati, diventano improvvisamente ambientalisti e sostenitori della pedonalità diffusa.

Intanto tutti assieme hanno proposto, sostenuto e approvato la realizzazione di altre autostrade, bretelle e tangenziali, con l’impiego di ingenti risorse pubbliche. I più accaniti hanno perfino chiesto deroghe ai limiti imposti dalla normativa vigente finalizzata alla riduzione dell’inquinamento.

Per ampliare il consenso si formano liste civiche che aggregano le diverse anime ed i relativi consensi, salvo poi annacquare le proposte ambientali più interessanti.

La FIAB ha deciso quest’anno di non sottoporre ai candidati sindaci le proprie richieste per una mobilità sostenibile. Si eviterà così una inutile adesione di tutti, o quasi tutti, salvo dimenticarsene subito dopo. Eviteremo anche di vedere, per la terza volta, la sottoscrizione delle nostre proposte da parte della solita rappresentante politica, a nome di un candidato sindaco, per poi lavorare nei cinque anni successivi in tutt’altra direzione.

Pubblicato il Calendario Attività 2019

Abbiamo presentato il calendario delle attività FIAB Modena per il 2019. Come al solito ci sono escursioni per tutte le difficoltà e tante, tante attività con altre associazioni e con le scuole. 

Scaricate qui la vostra copia del calendario e del pieghevole delle escursioni

Fisarmonica 2019
Calendario 2019

Una bella notizia: rimosse le transenne sulla ciclabile di via Divisione Acqui

Finalmente una buona notizia: sono state rimosse le transenne che interrompevano il marciapiede e la pista ciclabile di via divisione Acqui, all’altezza dell’ingresso della Maserati.

Era una pressante richiesta che la Fiab aveva già avanzato nel 2015 all’assessore Giacobazzi, alla quale non aveva neppure dato risposta. A nulla erano servite le argomentazioni che avevamo portato:

  • non è né ragionevole, né giusto, fermare tutti i pedoni ed i ciclisti che transitano in uno spazio pubblico per non “disturbare” un accesso privato;
  • chi proviene da un accesso pedonale o carraio privato deve comunque dare la precedenza a chi transita sulla pubblica via;
  • il Codice della strada, all’art. 45, afferma che “sono vietati la fabbricazione e l’impiego di segnaletica non prevista, stabilendo le procedure per la loro rimozione e le relative sanzioni”.

Siamo fiduciosi che, dopo questo intervento, l’assessora all’Ambiente e alla Mobilità sostenibile Alessandra Filippi promuova la progressiva rimozione di tutti gli ostacoli e di tutta la segnaletica da eliminare o da sostituire negli attraversamenti ciclabili che, secondo la rilevazione del Comune del 2012, riguarda circa un terzo di quelli esistenti (784 segnali su 2400).

Sempre in via Divisione Acqui abbiamo rilevato anche un altro nuovo intervento, importante per la mobilità sostenibile: la realizzazione di un’isola salvagente centrale in corrispondenza del passaggio pedonale.

E’ un tipo di provvedimento che da tempo chiediamo di realizzare in corrispondenza degli attraversamenti stradali più frequentati, perché permette ai pedoni e ciclisti di attraversare in due tempi la strada ed impedisce il nefasto sorpasso dell’auto che si è fermata per dare la precedenza ai pedoni.

Questi interventi di riordino della segnaletica e di costruzione di strutture di protezione dei cittadini più esposti vanno sicuramente nella direzione di una mobilità più equa e più equilibrata.

Giorgio Castelli
www.modenainbici.it

Biciclettando, andare in bici diventa un gioco istruttivo

Fra le numerose attività svolte, nei mesi di aprile e maggio, dalla FIAB modenese spicca per impegno e originalità «Biciclettando», il modulo didattico offerto alle scuole primarie e secondarie per avvicinare i ragazzi al mondo delle due ruote e alla mobilità sostenibile. L’iniziativa è presente da anni nel catalogo ufficiale degli itinerari scuola-città offerti da MeMo (Comune di Modena) e ha suscitato un interesse crescente. Il successo dell’attività è originato dal mix di storia, cultura, tecnologia ed escursioni che la FIAB ha messo a punto nel tempo, confezionato abilmente con comunicazione verbale, video, dimostrazioni pratiche, sintetizzato in due ore e veicolato dalla travolgente passione (e competenza) dei ciclisti per il loro amatissimo mezzo.

«Biciclettando» si articola in un modulo teorico in classe, a sfondo culturale, e in un laboratorio all’aria aperta, più pratico. L’attività in classe presenta la bicicletta nella sua evoluzione storica, come mezzo di trasporto meccanico che richiede conoscenze tecniche elementari e rispetto delle norme, e come protagonista della mobilità sostenibile. Un’interessante momento è l’osservazione delle carte del territorio in cui è ubicata la scuola e lo studio delle piste ciclabili più vicine, ponendole a confronto con i percorsi automobilistici del quartiere.

Straordinariamente coinvolgente è poi il laboratorio pratico, durante il quale i ragazzi apprendono le principali attività di controllo, manutenzione e riparazione della propria bicicletta, ricevendo aiuto e consigli per metterla a punto e dotarla di tutte le componenti necessarie per migliorarne la visibilità sulla strada. Come momento culminante delle attività, ricco di gratificazione e avventura urbana, «Biciclettando» offre la possibilità di compiere insieme agli esperti della Fiab un’escursione in città, progettata insieme ai docenti e agli studenti.

Tutte le attività sono svolte dai soci dell’organizzazione, a titolo volontario.

Giuseppe Marano
www.modenainbici.it

La prova del passeggino … the buggy test!

“Prendi un passeggino, mettici un sacco di patate, perché un bambino è troppo prezioso, e vai in giro per la città con una cartina. Quando c’è una buca, un gradino troppo alto, un marciapiede che sparisce, prendi nota, segnalo e vai dal Sindaco; digli che la città ti sta invitando ad andare in macchina, non ti sta invitando ad andare a piedi. Se la tua città ti invita ad andare in macchina è quello che farai, e non c’è da sorprendersi che tutti vogliano andare in macchina o in motorino e che quelli che vanno in bicicletta o a piedi hanno qualcosa di strano”.

È la prova del passeggino; l’architetto urbanista Riccardo Andrea Marini, collaboratore dello studio Gehl di Copenaghen, invita noi cittadini a fare questo semplice test nella nostra città, per definire il suo stato di vivibilità. Allora chiediamoci anche: quanto Modena ci invita ad andare a piedi, in bicicletta o in autobus; se lo spazio pubblico a nostra disposizione è sufficiente, se è sicuro per nostro figlio di otto anni ed accessibile per nostro nonno di ottant’ anni. Quante panchine ci sono nelle piazze e nei parchi; com’è possibile che manchino marciapiedi e che spesso ci troviamo di fronte a ciclabili interrotte; abbiamo un buon motivo per camminare nei nostri quartieri, i percorsi sono confortevoli mi fanno sentire sicuro, sono interessanti da vivere? Abito in un posto dove vivo soltanto, dove lavoro soltanto, dove vado solo a fare compere? Tutte quelle macchine inquinanti, che invadono marciapiedi e ciclabili, sono necessarie? E tutti quegli enormi parcheggi?

Semplici domande che ognuno di noi si può porre, che ognuno di noi si deve porre, per provvedere attivamente al proprio benessere, per ritornare al centro, nel processo di creazione delle nostre città e ripensare gli spazi esistenti. D’altra parte, quante volte vi è stato chiesto dall’amministrazione, che tipo di città volete? E se non si conosce che tipo di città si vuole, come si fa a creare la città più giusta per noi?

Marina Beneventi
www.modenainbici.it

APPELLO ALLE SOCIE E SIMPATIZZANTI: aiutateci ad aiutare.

CORSO 2018 I DIVERSI COLORI DELLA MOBILITA’ SOSTENIBILE

Prosegue il progetto Fiab per  insegnare alle donne immigrate l’uso della bicicletta

La presenza delle volontarie, che con il loro sostegno concreto rendono possibile il percorso di avvicinamento alla bicicletta, é fondamentale.

Per questo lanciamo un appello alle socie e simpatizzanti per aiutarci a far ripartire il nostro prossimo corso.

Le date ed il periodo da noi  individuato è  il seguente:

3 – 5 – 10 – 12 – 17 e 19 aprile

nelle giornate di martedi e giovedi dalle h 18 alle h 19,30

 

Vi chiediamo di rispondere riportando la vostra adesione alla giornata, non importa se aderirete ad una sola lezione oppure a tutte, la cosa che conta é sapere quante siamo e cercare (ovviamente nel limite del possibile) di mantenere la disponibilità una volta data. Questo ci permetterà di sapere con anticipo quante di voi saranno presenti e di conseguenza decidere quante saranno le “allieve”

Il luogo sarà sempre il parcheggio della sede Arci di Modena in Via IV Novembre 40/L.

Non é necessaria una particolare preparazione tecnica, solo un grande entusiasmo

Prima dell’inizio del corso faremo un incontro con tutte voi per organizzarci al meglio.

 

Per le adesioni ed informazioni vi preghiamo di telefonare entro il 25 marzo a:

Diana  3474506510

Luana   3384882782

Gabriella 3332897771

oppure di scrivere una mail al seguente indirizzo di posta elettronica

luanamara@hotmail.it