Campagna sicurezza Sì ma con informazioni corrette

La FIAB è pienamente convinta della necessità di campagne di sensibilizzazione sulle norme del Codice della stradae sulle buone pratiche per la sicurezza stradale dedicata a tutte le categorie di utenti. Ben venga quindi anche la campagna del Comune di Modena dedicata ai ciclisti dal 25 luglio al 3 agosto.

L’importante è che le informazioni fornite siano corrette:

Ad esempio nelle precedenti pubblicazioni del Comando dei VV.UU. si precisava che: “in area di intersezione regolata da impianto semaforico posto alla fine di pista ciclabile, si può rimanere in sella al proprio veicolo solo se esistono lanterne semaforiche per velocipedi; in assenza di esse, vanno utilizzate le normali lanterne per pedone ed i ciclisti devono seguire un comportamento identico a quello dei pedoni” .

Questa affermazione viene contraddetta dalla Circolare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dell’agosto 2012 che specifica invece “(i ciclisti) sono fermi o attraversano quando c’è via libera per i pedoni, senza necessariamente scendere dalla bicicletta”.

Anche nel comunicato di lancio di questa ultima iniziativa si afferma che “iciclisti devono circolare su unica fila, utilizzare le piste ciclabili se presenti” senza specificare che tale obbligo sussiste solo se la pista si trova sul lato destro, oppure sull’altro lato ma a doppio senso, delle giuste dimensioni e opportunamente segnalata e non sia promiscua con i pedoni.

Vi sono altre due questioni che rimangono sospese:

  • perché questa iniziativa si fa in pieno periodo estivo, quando molti cittadini sono in vacanza?
  • perché si concentra l’attenzione sui ciclisti, nella stessa settimana di pubblicazione dei dati sugli incidenti stradali del 2017 che registrano ancora circa 3.400 morti, con un aumento di quasi il 3% rispetto al 2016, e 247.000 feriti? E ciò è ancora più strano se si osserva che la cause più frequenti sono: 16% guida distratta, 14,5% precedenza o semaforo; 10,3% velocità elevata; 9,6% distanza di sicurezza; 7,1% manovra irregolare.

Attendiamo che analoghe lodevoli iniziative siano intraprese in città per contrastare con incisività:

  • l’abitudine diffusa all’eccesso di velocità nelle strade urbane;
  • il mancato rispetto della precedenza ai pedoni negli attraversamenti pedonali e ai ciclisti in quelli ciclopedonali;
  • l’uso delle rotatorie come chicane per sorpassare;
  • il mancato rispetto dei diritti dei pedoni e dei ciclisti;
  • i comportamenti che non tengono conto delle condizioni del traffico, della strada e della sicurezza presenti al momento, come il Codice della strada sottolinea in più punti.

Giorgio Castelli

www.modenainbici.it

Il caso della ciclabile di Mortizzuolo

La lettura della stampa locale a volte porta a piccole notizie che fotografano bene certi stereotipi radicati. Sto parlando di una interrogazione di un consigliere comunale con classiche contestazioni alla ciclabile, che crea disagi e ruba parcheggi alle attività commerciali. Nulla di nuovo se riguardasse Bologna, Modena o Carpi: però qui si parla di Mortizzuolo.

Ammetto che non sono mai stato a Mortizzuolo, e quindi ho fatto una visita virtuale con Google Maps, che mi conferma che la frazione di Mirandola è un borgo di case allineate su strada provinciale, nel quale non manca sicuramente lo spazio libero in rapporto a residenti e passanti.

Quindi quali problemi di parcheggio potrebbe mai portare una ciclabile in un tale paese? Io credo che il sottinteso del consigliere comunale sia che vengono a mancare quei 2-3 posti auto in fronte alle attività (una di quali è la sua…) e che i clienti saranno costretti, immagino, a parcheggiare 50 o 70 metri più in là. Come se un cliente affezionato potesse mai cambiare abitudini per qualche decina di metri in più.

In realtà le esperienze da tutto il mondo dimostrano che la sostituzione di parcheggi con corsie ciclabili non solo non porta una riduzione del fatturato, ma spesso si trasforma in un considerevole aumento, nonché alla riqualificazione di spazi invivibili assediati dalle auto.

A tal proposito sarebbe bello sapere se, ad esempio, due anni dopo la pur brutta ciclabile di via Giardini, le attività commerciali e fatturati sono diminuiti od aumentati: giusto per vedere se queste riqualificazioni funzionano anche a Modena e poter smontare le inevitabili polemiche alla prossima ciclabile.

Bene quindi ha fatto l’assessore di Mirandola a rispondere che il traffico in quel tratto di provinciale era molto pericoloso per i residenti, e che per l’amministrazione la sicurezza delle persone è una priorità. Concludendo però con un più rassicurante “e i parcheggi mancanti, anzi di più, sono stati ricavati dove prima non si poteva parcheggiare”, che dimostra come certe comodità automobilistiche siano difficili da sradicare anche nella tranquilla Mortizzuolo.

Spadoni Ermes
www.modenainbici.it

 

Pedalate serali

Per chi rimane in città, in questo mese di luglio, per volontà propria o per impossibilità di raggiungere mare o montagna, non disperate, FIAB Modena non vi abbandona: l’importante è essere muniti di bicicletta.

Sono in programma, nei prossimi fine settimana, ciclo-escursioni giornaliere di bassa e media difficoltà, adatte a tutti, anche per i più piccoli; alcune di queste ciclo-escursioni si svolgeranno al calar del sole. Si è pensato di iniziare a pedalare nel tardo pomeriggio per lasciarsi alle spalle la settimana lavorativa e uscire fuori dalla città, nelle ore di tramonto, all’insegna della rilassatezza.

Sabato 14 luglio, percorreremo all’incirca 45 km sulla ciclabile Modena-Vignola, destinazione Spilamberto, con sosta rinfrescante in un piccolo chiosco di angurie. Venerdì 20 luglio sarà la volta di Bomporto, per l’appuntamento annuale, con la curiosa “pizza al tegamino”, è certo che venga preparata con levitazione naturale, rendendola particolarmente digeribile.

Il rientro in città sarà al buio, è quindi indispensabile essere ben illuminati con luci anteriori e posteriori e giubbino ad alta visibilità. Pedalare di notte è un’esperienza da non sottovalutare, regala l’occasione di conoscere i suoni della città e del territorio in quelle ore il più delle volte inascoltate.

Partecipate numerosi, coloreremo di luci queste notti estive, FIAB è pronta per guidarvi ed accompagnavi. Per maggiori informazioni e prenotazioni, troverete tutti i dettagli sul sito Modena in bici.

Marina Beneventi
www.modenainbici.it

Sotto il sole al lavoro in bicicletta

L’estate modenese è arrivata e sorprendentemente le temperature sono ancora gradevoli e sopportabili, ed è la bici l’alleata ideale, nelle frequenti uscite serali per raggiungere gli eventi cittadini nei parchi e nelle piazze, rinfrescandosi durante il tragitto (ricordatevi sempre di illuminarvi per la visibilità notturna). Ma durante il giorno?

Amici della bicicletta, quando le temperature si alzeranno oltre i 30 gradi, e l’afa inizierà la sua spietata morsa, non dobbiamo desistere dall’inforcare la bici per muoverci in città, soprattutto per raggiungere il posto di lavoro: non temete e ripetiamo insieme il mantra: “Non esiste un buon o cattivo tempo. Esiste un buon o cattivo equipaggiamento”.

Innanzitutto, se possibile, non spostatevi nelle ore più calde sotto il sol leone; godetevi le prime ore del mattino, scegliete un percorso più alberato e con maggiori zone d’ombra, anche se allungate il tragitto riuscirete a raggiungere il posto di lavoro senza sudare molto.

Lo zaino, naturalmente è bandito; evitiamo di arrivare in ufficio con quel tatuaggio di sudore nella schiena a forma di zainetto, prediligete le borse a tracolla o meglio ancora quelle “da viaggio” da agganciare al porta pacchi della vostra bici. Le vostre spalle alleggerite e la vostra schiena vi ringrazieranno, soprattutto quando eviteranno di incontrare il loro peggior nemico: il devastante sbalzo di temperatura dell’aria condizionata dell’ufficio.

Scegliete capi di abbigliamento leggeri, pratici, traspiranti e tecnici; non partite con giacca e cravatta o gonna elegante, ma pretendete di potervi cambiare sul posto di lavoro.

Ultimo consiglio: cercate di evitare il cotechino in pausa pranzo! Mangiate molta frutta e verdura, aiuta a non sentire troppa fatica quando si pedala con il caldo e previene quell’eccessiva sudorazione che evita di bagnare la camicia o la maglietta con due colpi di pedale.

Marina Beneventi
www.modenainbici.it