FIAB Ferrara: Comacchio, fuga al mare con screzio archeologico

comacchio

comacchio

Segnaliamo una bella escursione di 2 giorni dei nostri amici di FIAB Ferrara.

Il 23 e 24 Aprile ci recheremo a Comacchio per una escursione con scopi paesaggistici ed archeologici. Sono recenti le notizie che le zone limitrofe alla città stanno restituendo reperti molto importanti (seconda nave romana;basamento marmoreo di un faro o di un molo marittimo). Avremo la collaborazione del Gruppo Archeologico Ferrarese e del Comune di Comacchio .

PROGRAMMA
23 Aprile : 8.30 raduno ; 9.00 visita al Museo archeologico nazionale in particolare la parte dotata di audiovisivi che illustrano il sito di Spina(piano terra) per poi salire al primo piano per apprezzare, accompagnati dai volontari del GAF, alcuni dei reperti di maggior pregio .
11.00 partenza per Comacchio seguendo il corso del Volano fino a Final di Rero dove è previsto il pranzo.
14.00 ripartenza per Migliarino ,Ostellato ,strade del Mezzano,sito di Spina , Comacchio
16.00 visita alla città della laguna accompagnati da guide del Comune.
18.00 arrivo a Porto Garibaldi (Camping Florenz) per il pernottamento e la cena.
(In totale da FE il percorso è di km 75 )
21.30 serata in spiaggia

24 Aprile : 8.30 raduno ; 9.00 partenza per raggiungere il sito di Santa Maria Padovetere ed apprezzare i nuovi ritrovamenti archeologici (accompagnati da esperti del Museo Archeologico Nazionale). In alternativa gita in barca nelle valli in partenza dalla Stazione Foce (secondo gruppo) .
11 30 Partenza di tutta la comitiva per Ostellato seguendo le strade del Mezzano
13.00 Ostellato pranzo presso le “Vallette”
15.00 ripartenza per Ferrara seguendo l’itinerario più conveniente ai presenti.
17.00 arrivo a FE Stazione ferroviaria (sempre km 75)
Costi : € 85/90 comprendenti due pranzi , una mezza pensione presso il Camping ,assicurazione infortuni e RCA. Va aggiunto il costo del giro in barca per chi sceglie questa soluzione (circa €15)

Prenotazione con caparra di € 40 entro il 12 Aprile presso Massimo (348 8645028 ; mamiglio48@tim.it) oppure Rossana (0532 718177 ; roszir@alice.it)

Arte e bici, un binomio sempre più apprezzato

città d'arte della pianura padana

città d’arte della pianura padana

Il Circuito città d’arte della Pianura Padana ha rinnovato la convenzione con la Fiab per promuovere il ciclo turismo negli 11 comuni aderenti (tra cui Modena). In virtù di tale accordo, le associazioni locali della FIAB organizzano visite guidate per gruppi di cicloturisti aderenti all’associazione offrendo loro particolari condizioni di accoglienza, disponibilità gratuita di guide, informazioni, materiali speciali ed altri benefit. È possibile iscriversi in ogni momento alla Fiab.

Le escursioni sono da concordarsi scrivendo o telefonando ai referenti degli Uffici Turismo e al referente Fiab cittadino (http://www.circuitocittadarte.it/cosa-fare/cicloturismo). Oltre alle gite di un giorno, è possibile organizzare anche i week end nelle città d’arte, contattando gli Operatori turistici. È importante evidenziare che una parte della quota di adesione va al progetto Biciclette a Fiumi (www.bicicletteafiumi.it), l’iniziativa della Fiab a sostegno delle zone terremotate del modenese.

L’offerta dei week end è molto interessante e variegata:

  • BERGAMO: pedalando su e giù tra arte e natura;
  • BRESCIA: Franciacorta ed il Lago di Garda;
  • CARPI E LA BASSA MODENESE: storia , arte e cucina nella terra dei Pio e degli Estensi;
  • DA CREMONA A PARMA: da Stradivari a Verdi;
  • DA PARMA A CREMONA: lungo il grande Fiume;
  • DA LODI A MONZA: arte e natura di provincia;
  • DA MONZA A LODI: l’Adda racconta;
  • DA MODENA A REGGIO EMILIA: alla scoperta di preziose città e suggestive campagne;
  • MODENA E LE SUE COLLINE: castelli , colline, sapori e…motori;
  • MIRANDOLA E LA BASSA MODENESE: convivialità , tradizioni e natura tra il Secchia ed il Panaro;
  • DA PAVIA A PIACENZA: spiritualità, gusto ed arte sulle sponde del Po;
  • DA PIACENZA A PAVIA: sulla strada dei pellegrini;
  • VERCELLI: la strada del riso

Giuseppe Marano
www.modenainbici.it

le città

le città

ARTEBICI: ZURBARAN, Perdersi in un bicchier d’acqua

zurbaran - ferrara

zurbaran – ferrara

Mirella Tassoni

Zurbaran, chi era costui? Confesso che, prima della mostra di Ferrara, non sapevo di questo pittore spagnolo molto più di quello che don Abbondio sapeva di Carneade. Poi ti documenti un po’: il “siglo de oro”, il 600, era il suo tempo; “Caravaggio spagnolo” la definizione più usata della sua opera.

In effetti la ricerca sulla luce è una delle caratteristiche più forti dei suoi quadri, ma – più che fermarmi alle etichette – racconterò alcune impressioni sulle immagini che più mi hanno colpito. Sicuramente san Francesco, un ritratto che – pur essendo prevalentemente impastato di colori scuri ed esposto in una stanza quasi buia – in qualche modo la illumina, e basta un paio di grosse pennellate chiare a fare luce. E poi le sante vestite come principesse, con i loro broccati, i pizzi e i ricami. E ancora l’agnello sacrificale, che suscita pietà forse proprio perché è un agnello prima che un simbolo, un animale che non ha scelto la sua sorte. Mi ha poi intenerito la madonna bambina assopita, nel suo abito rosso, con il libro che forse sta per caderle dalle mani: resta nel cuore quel misto di infantile dolcezza e di luce mistica.

Ma l’immagine più nitida, quella che torno indietro a rivedere con calma, finito il tour guidato, quella in cui alla fine un po’ mi perdo, è un piccolo quadretto con una natura morta, sicuramente pieno di simboli (la purezza, la caducità…) ma anche sorprendente nella sua essenziale modernità: un piatto di metallo, una rosa, un bicchiere d’acqua che vorresti bere.