Immaginatele, le strade davanti alle nostre scuole. Non più fiumi di auto e smog negli orari di punta, ma spazi restituiti ai loro veri protagonisti: i bambini. Luoghi per correre, giocare, chiacchierare in sicurezza. Questa visione, a lungo sostenuta da cittadini e associazioni come Genitori ECOattivi e FIAB, incomincia finalmente a diventare realtà a Modena. Il modello delle “strade scolastiche”, che sta cambiando il volto di tante città europee, sta mettendo radici anche qui, dimostrando che la perseveranza dal basso può tradursi in azioni concrete.
Anche questa spinta ha portato l’Amministrazione a stanziare fondi, ricavati dalle sanzioni del codice della strada, per un primo, ambizioso progetto di “aree quiete scolastiche”. I fatti iniziano a seguire le sollecitazioni: in via Corni (scuole Galilei e Calvino) si sta riqualificando il percorso ciclopedonale creando un’area giochi, mentre in via Frescobaldi (Saliceto Panaro) nascerà inizialmente un’area pedonale più sicura. L’intervento più atteso è quello in via Amundsen (scuole Giovanni XXIII e Cavour), con un cantiere al via da settembre, a cui seguirà una sperimentazione alla primaria Bersani di Albareto durante la Settimana Europea della mobilità. E ora nuove scuole si stanno facendo avanti per richiedere interventi, come di recente hanno chiesto le Graziosi.
È fondamentale ricordare da dove nasce questo percorso. Non da una concessione, ma da una conquista. Parte con iniziative come Pedibus e Bicibus che costruiscono comunità, prosegue con la raccolta di dati sulle abitudini delle famiglie e si trasforma in un dialogo serrato con le istituzioni, fino a vedere le richieste diventare progetti finanziati. I benefici di questo circolo virtuoso vanno oltre la sicurezza: significa migliorare la qualità dell’aria che i nostri figli respirano, incentivare la mobilità attiva e ridurre il traffico, come insegnano le esperienze di Parigi e Barcellona.
Questi non sono solo interventi stradali, ma un progetto educativo e culturale. Una città che azzera il traffico davanti alle scuole è un laboratorio di educazione civica, dove i bambini imparano il valore di uno spazio pubblico di qualità. Ogni transenna posizionata da un volontario, o ancor meglio ogni fioriera o panchina, ogni marciapiede allargato, rappresenta un passo avanti nella costruzione di una città per le persone, non per le auto.
Come FIAB, continueremo a promuovere, a proporre e a monitorare, perché ogni metro di strada reso più sicuro per un bambino è un investimento sul futuro di tutta la comunità. La strada è lunga, ma abbiamo iniziato a percorrerla.


