Giornata Mondiale della Bicicletta

Anche quest’anno il 3 giugno si festeggia la Giornata Mondiale della Bicicletta, istituita all’unanimità nel 2018 da tutti 193 paesi dell’ONU, la cui Assemblea Generale ha così riconosciuto “l’unicità, la longevità e versatilità della  bicicletta che è in uso da due secoli e che rappresenta un mezzo di trasporto semplice, economico, affidabile e sostenibile, che promuove la preservazione ambientale e la salute, stimola la creatività e l’impegno sociale e rappresenta non solo un mezzo non solo di trasporto ma anche di accesso all’educazione, alla salute e allo sport.”

In effetti da quando a fine Ottocento fu inventata la “safety bicycle” con la trasmissione a catena e gli pneumatici, nacque la bicicletta nella sua forma in cui rimane sostanzialmente invariata ad oggi. Con questa invenzione il genere umano, che si era mosso per millenni a piedi o cavallo, finalmente disponeva di un mezzo più efficiente che moltiplicava la capacità di spostamento a parità di energie necessarie. La bici era in origine uno strumento ricreativo per la classe media, ma gradualmente divenne il mezzo di trasporto più usato dai ceti meno abbienti. Ai primi decenni del Novecento i cittadini benestanti iniziarono a usare le automobili, mentre le classi popolari si servivano della bicicletta per le esigenze quotidiane, fino a che anche nel nostro Paese arrivò la motorizzazione di massa, prima con gli scooter e poi con le automobili e la bici iniziò a essere considerata un mezzo retrogrado o un gioco per i bambini.

Ancora oggi purtroppo le politiche della mobilità in Italia hanno relegato l’uso della bici ai margini della strada e della considerazione, ma continua ad avere una grande vitalità non fosse altro perché molti non possono permettersi un’automobile, e perché rimane comunque l’unico mezzo di locomozione per chi non ha ancora l’età della patente, o per chi non ha più le abilità per guidare. Esistono invece per questa ultima categoria di persone una serie di mezzi di derivazione ciclistica come i tricicli o le carrozzine elettriche, che permettono anche a loro autonomia e libertà negli spostamenti.

Ed è proprio per questo che chiediamo ancora una volta di dedicare particolare attenzione alla bici nei piani di sviluppo delle città, di aumentare la sicurezza stradale e a integrarla nella pianificazione della mobilità. Non si tratta di rivendicazioni elitarie, ma al contrario di misure che mettono tutti i cittadini di fronte ad una reale possibilità di scelta per affrancarsi, quando è possibile, dalla dipendenza del mezzo a motore.

Pedalata alla cascate dell’Abante, Castel D’Aiano

Pedalata alla cascata dell’Abante, Castel D’Aiano, il 26 luglio. Qualche fotografia per chi non c’era.