Elezioni: segnali di fumo/2

Nelle scorse settimane avevo già fatto notare come i segnali in arrivo dalla campagna elettorale non fossero dei più rosei, per chi come noi ha a cuore una mobilità urbana più sostenibile. Avevo riportato due situazioni, piccole se volete, ma significative, i cui protagonisti erano stati Berlusconi ed il M5S. Concludevo che se queste erano le premesse, uno dei pochi territori che non avrebbe visto la semina di mirabolanti promesse, sarebbe stato proprio quello della mobilità.

Non ci voleva molto per essere facile profeta. Infatti pochi giorni dopo è arrivata la notizia clamorosa che Paolo Gandolfi, padre della Legge Quadro per la Mobilità Ciclistica, non è stato ricandidato dal Partito Democratico alle elezioni del 4 Marzo: è montata subito la protesta sul web utilizzando l’hashtag #iostoconPaoloGandolfi. Tutto inutile.

Ora non sappiamo se questa scelta è stata dettata da ragioni pratiche, tattiche, di corrente od altro. Quello che sappiamo è che abbiamo perso una persona competente, un urbanista e profondo conoscitore delle politiche della mobilità e un punto di riferimento per le nostre battaglie. E non è la prima volta: come ci ricorda BikeItalia.it, esattamente 5 anni fa, lo stesso Partito Democratico decise di non ricandidare Francesco Ferrante, depositario del disegno di legge #salvaiciclisti.

Un caso analogo a quanto avvenuto a Bologna dove nel 2016, l’assessore alla mobilità Andrea Colombo non fu riconfermato (nonostante il secondo più alto numero di preferenze), pagando, su ammissione dello stesso Merola, una certa decisione nel puntare troppo sulle biciclette e sui pedoni per la gestione della mobilità urbana, creando una tangenziale delle biciclette e dando vita ai T-Days. A lui è stata preferita Irene Priolo, moglie dell’onorevole Andrea De Maria, che pochi giorni fa ci ha deliziato sostenendo che la colpa dei frequenti investimenti di pedoni nel capoluogo bolognese è colpa principalmente di quest’ultimi.

Sembra proprio che chiunque osi presentare una visione differente di come possano essere organizzate le nostre città, non abbia un grande futuro politico. Purtroppo a parole i nostri sono obiettivi condivisi da (quasi) tutti i politici, ma poi sappiamo che per essere realizzati con successo, occorre mettere in campo azioni drastiche e piuttosto invasive verso un paese adagiato da anni all’uso indiscriminato del mezzo privato.

Sono battaglie divisive, che non hanno riscontri immediati di voti e popolarità. Anzi, richiedono visione e lungimiranza ed abbiamo il sospetto che non ci siano Politici in campo con queste caratteristiche. Perché se due indizi possono sembrare una coincidenza, il terzo è quasi una prova.

Ermes Spadoni
Modenainbici.it

Concorso ciclo-letterario: vado a scuola in bicicletta

“Bambini/e, ragazzi/e, prendete un foglio e una penna oppure un computer e una tastiera e date libero sfogo alle vostre emozioni, traducete in parole le sensazioni che provate quando inforcate le due ruote, in tragitti solitari o collettivi, verso la prima ora di scuola o al rientro, insieme ai vostri amici, ai vostri compagni o ai vostri fratelli; attraversando i quartieri, tra le strade e i parchi della città. Provate ad osservare e riflettete su ciò che vi circonda o provate ad immaginare come sarebbe un vostro tragitto ideale casa-scuola, scuola-casa e raccontatecelo”.

FIAB Modena aspetta le vostre “parole in bicicletta”!

– Vado a scuola in bicicletta – è il tema del concorso letterario lanciato da FIAB Modena, per premiare i migliori testi originali degli studenti delle scuole primarie e secondarie di I° grado della Provincia di Modena. Per partecipare, in forma del tutto gratuita, basta inviare il proprio scritto (singolo o di gruppo, di massimo 2.000 battute spazi inclusi), esclusivamente in formato elettronico pdf, con le proprie generalità (nome, cognome, indirizzo, telefono, mail, classe e scuola di appartenenza) all’indirizzo di posta elettronica redazione@modenainbici.it, entro e non oltre mercoledì 1 marzo 2018. Allo stesso indirizzo mail potranno essere inviate ulteriori richieste di informazioni.

I primi classificati, rispettivamente per le scuole primarie e per le scuole secondarie di primo grado, saranno pubblicati sulla Gazzetta di Modena e riceveranno insieme ai secondi e terzi classificati accessori-bici utili, sicuri, luminosi e di ottima qualità per le proprie biciclette.

Una selezione dei migliori testi sarà pubblicata sul sito Modena in bici e saranno divulgati da Fiab per promozione alla mobilità sostenibile, attraverso i mezzi di comunicazione cartacei e digitali.

La proclamazione dei vincitori e la consegna dei premi avverrà il 10 marzo 2018 alle ore 12 a Palazzo Carandini in via Dei Servi, 5 a Modena, durante il seminario “Mobilità in equilibrio, per una migliore qualità urbana e del territorio”, organizzato da FIAB e dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Modena.

Marina Beneventi
www.modenainbici.it

Vado a scuola in bici: concorso letterario

CONCORSO LETTERARIO per le scuole primarie e secondarie di I° grado della provincia di Modena
le mie riflessioni, le mie esperienze, le mie emozioni
VADO A SCUOLA IN BICICLETTA

possono partecipare tutti gli studenti delle scuole primarie e secondarie di I° della provincia di Modena, divisi in due diverse categorie

saranno premiati i primi 3 classificati di ogni categoria:

  • 1°classificato – casco, luci, lucchetto a catena, tessera FIAB e pubblicazione del testo su un quotidiano
  • 2°classificato – luci, lucchetto a catena e tessera FIAB
  • 3°classificato – luci e lucchetto a catena

la partecipazione è gratuita
i testi in formato pdf, della lunghezza di massimo 2000 battute, vanno inviati entro il 1 marzo all’indirizzo mail redazione@modenainbici.it

Il regolamento completo è disponibile cliccando qui >>

La premiazione avverrà il 10 marzo alle ore 12 alla sala Carandini, in via Dei Servi 5 a Modena, in occasione del seminario LA MOBILITÀ IN EQUILIBRIO organizzato da FIAB Modena e Ordine degli architetti della provincia di Modena

Impariamo a riparare la bici con FIAB Modena

Anche quest’anno 2018 la FIAB Modena nel mese di febbraio  ha organizzato un corso di ciclo-meccanica e cicloturismo, cui ho aderito con molto entusiasmo perché vorrei approfondire  le mie  conoscenze. La bicicletta deve essere un oggetto di utilizzo quotidiano, non qualcosa da tenere in garage o nel sottoscala e da utilizzare  solo in primavera.

Come qualsiasi mezzo meccanico necessita sia di  manutenzione di base o preventiva  per aumentare le prestazioni,  allungarle la vita,  consentire un’esperienza di guida piena e divertente e una maggiore sicurezza, sia  di una manutenzione straordinaria quando si rompe o qualcosa non funziona.

Questo corso è utile per riconoscerne i malfunzionamenti,  ripararli e poter sostituire i pezzi che più facilmente si usurano.

Dopo la lezione introduttiva in cui  ci hanno spiegato i primi rudimenti quali : come scegliere una bicicletta, come regolare la sella e il manubrio per trovare la postura più confacente, la ruota con i diversi tipi di pneumatici e misure che la contraddistinguono…, siamo passati alla parte pratica “mettendo le mani in pasta”. Ogni corsista ha smontato la ruota posteriore della propria bici, rimosso il copertone ed estratta la camera d’aria , quindi  gli è stato mostrato come ripararne la foratura.  Abbiamo  successivamente rimontato il tutto sotto la guida degli insegnanti. Nel corso della  prossima lezione ci focalizzeremo sull’argomento freni e cambio.

I temi in questione vengono sviscerati in modo semplice e molto “colorito”  al fine di mantenere  alta l’attenzione e facilitare la comprensione dell’argomento e la discussione.

Una bici efficiente ci aiuta a sostenere  uno stile di vita più sano  aumentando il livello di benessere psicofisico.

La bicicletta da sempre è libertà e si spera diventi  una scelta di vita, uno stile di vita.

Luigi Barbieri
www.modenainbici.it

 

 

 

 

 

Elezioni, messaggi di fumo

Era evidente che il dibattito in campagna elettorale sarebbe stato di basso livello e scollegato da soluzioni realistiche ai problemi del paese. Proprio per questo Riccardo Iacona aveva inaugurato la nuova stagione di “Presa Diretta” con una puntata “in positivo” tutta dedicata ai temi della mobilità ciclabile, evidenziando in prima serata ad un vasto pubblico, come potesse risolvere alcuni dei problemi delle nostre città e generare nuove opportunità di business.

Ci hanno immediatamente pensato alcuni dei principali partiti a smorzare i nostri facili entusiasmi.

Partiamo dal mesozoico Berlusconi: “Nel nostro programma non ci sono più tasse sull’auto, che è uno strumento per andare al lavoro, e accompagnare i figli a scuola”. Ehhh? In tutto il mondo moderno questa è considerata una “bestemmia”: a scuola ci si va prima sulla cargo-bike della mamma, poi con i mezzi pubblici o in bici. Portare i ragazzi a scuola in auto è considerato antieconomico, inquinante e soprattutto diseducativo. In Italia invece assistiamo inermi al parcheggio selvaggio davanti alle scuole per consegnare come pacchi, ragazzi che nella stragrande maggioranza dei casi abitano a meno di 2 km di distanza. Abbiamo perfino dovuto fare una legge nel 2017 per permettere l’uscita in autonomia da scuola! Sarebbe ora che anche T-Rex Silvio si accorgesse che questa malsana abitudine genera un circolo vizioso, che blocca i il traffico cittadino proprio nell’orario di punta per lavoratori ed imprenditori, che invece hanno spesso vera necessità di usare l’auto privata. Incentivare questa abitudine, invece che contrastarla, è tipica di una classe politica che ha sempre mostrato indifferenza, quando non ostilità, per le richieste di una mobilità più sostenibile.

Più sorprendente il caso del M5S, che invece si era dimostrato finora più sensibile a questi temi. E’ successo che per la consegna dei simboli elettorali il minivan M5S si sia fermato sulle strisce pedonali per far scendere Grillo e di Maio, e poi sostasse alla fermata del bus per più di un’ora (giustamente multato). Sono arrivate poi le scuse dovute e ineluttabili, perché anche se sembra una cosa di piccolo conto, questo incivile comportamento è lo specchio fedele di quello che succede in tutt’Italia, dove gli spazi per i mezzi pubblici, per i ciclisti e per i pedoni sono regolarmente invasi da automobilisti che non hanno nessun riguardo per i diritti di mobilità e sicurezza di chi non può o non vuole muoversi con l’auto privata.

Se queste sono le premesse, purtroppo abbiamo una forte sensazione che, anche in questa campagna elettorale, i segnali di fumo per capire quale sarà il destino delle nostre città, provengano dai tubi di scarico delle auto blu e non portino nessuna buona notizia per le nostre speranze.

Ermes Spadoni
www.modenainbici.it