Approvata in via definitiva la legge quadro sulla ciclabilita’: una grande occasione per un’italia più ciclabile

Il Senato ha approvato definitivamente la legge Decaro/Gandolfi (n. 2977 del Senato della Repubblica) che per la prima volta il Italia assegna allo Stato e al MIT il compito di sviluppare la mobilità in bicicletta, a fronte di importanti stanziamenti.

Un momento storico per Fiab e l’Italia. Il risultato di oggi è frutto di un lavoro di tanti, che ha radici lontano nel tempo, oltre 30 anni per FIAB.

In una nota, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio afferma: “La mobilità ciclistica è una priorità per le città. Oggi è legge. La Cenerentola della mobilità, la bicicletta, assume pari dignità in città, in periferia e nei percorsi turistici, rispetto agli altri mezzi e guida il cambiamento verso la mobilità dolce e alternativa. È uno scatto culturale e nella pianificazione delle opere, per il quale il nostro Paese è pronto e di cui dobbiamo ringraziare tutti i Parlamentari con i quali abbiamo collaborato, a partire dal relatore on. Paolo Gandolfi e al Sindaco e Presidente dell’Anci, Antonio Decaro“.

Un ringraziamento particolare da parte di Fiab Modena va al senatore modenese Stefano Vaccari, che molto si è adoperato per l’approvazione di questa legge.

http://www.fiab-onlus.it/bici/attivita/proposte-di-legge/item/1880-approvata-senato-legge.html

Che cosa cambia davvero con questa legge?

In sintesi diciamo che d’ora in poi, a tutti i livelli da quello nazionale, a quello regionale fino a quello comunale, ogni amministrazione dovrà pianificare anche la mobilità ciclistica che raggiunge il livello di qualsiasi altra rete trasportistica che deve essere pensata, pianificata e realizzata, con l’obiettivo di migliorare la qualità urbana, l’ambiente e le città, oltre che di promozione turistica.

In più ci sono disposizioni per i comuni che devono mettere in atto strumenti urbanistici per realizzare i bicicplan (piani d’azione “per promuovere e intensificare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto), le velostazioni, gli stalli per bici e approvare regolamenti edilizi che consentano il parcheggio delle bici negli spazi condominiali.

Ci sono altri aspetti secondari anche se importanti (come ad es. la possibilità di installare portabiciclette a sbalzo sugli autobus) ma l’aspetto fondamentale è il principio generale del codice della strada che non deve più garantire solo la “fluidità del traffico”, ma da oggi in poi dovrà anche garantire la mobilità sostenibile e la circolazione dei velocipedi.

Siamo particolarmente orgogliosi perché il testo di questa legge l’ha scritta FIAB oramai diversi anni fa e averla portata a casa ALL’UNANIMITA‘ di tutte le forze politiche è un successo che ci fa davvero passare il Natale con la consapevolezza di avere contribuito a migliorare questo paese. C’è ancora molto da fare, ma le fondamenta di una Italia più ciclabile sono state gettate.

A questo articolo è possibile trovi le informazioni puntuali sui provvedimenti che sono indicati nella legge: http://www.fiab-onlus.it/bici/attivita/proposte-di-legge/item/1855-tutto-quello.html

FIAB MODENA
22 dicembre 2017

Sì della Camera alla Legge Quadro Mobilità Ciclistica

fiab in senato

In questi giorni c’è grande entusiasmo nel mondo della bici, nella seduta del 14 novembre la Camera ha approvato all’unanimità la legge quadro sulla Mobilità Ciclistica che ora passa al Senato. È sicuramente un fatto storico che la bicicletta approdi in Parlamento, ma ancora di più l’assenso unanime nel dar seguito alla Legge da parte di tutti i deputati.

Una Legge che ha visto il forte impegno di ex amministratori della vicina città di Reggio Emilia come Paolo Gandolfi relatore della legge e tra i primi firmatari e Graziano Del Rio Ministro delle infrastrutture e dei trasporti che ha asserito come con questa legge “lo stato assume pienamente la pianificazione della mobilità ciclistica, insieme alle Regioni. Esattamente come il sistema autostradale o il sistema ferroviario con questa Legge la ciclabilità fa parte di una strategia di mobilità che diventa prioritaria nei centri urbani e per lo sviluppo del turismo nel nostro Paese”.

La finalità che la legge propone è promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto sia per le esigenze quotidiane che per le attività turistiche e ricreative. Un approccio a 360 gradi che ha come finalità migliorare la mobilità urbana, tutelare l’ambiente, la salute, valorizzare il territorio e sviluppare l’attività turistica.

Sul piano operativo la legge propone come primo passo la redazione di un Piano generale della mobilità ciclistica con l’impegno che diventi parte integrante del Piano generale dei trasporti. A seguire gli impegni che la Regione si dovrà assumere sia in tema di individuazione e realizzazione della rete ciclabile che in misure concrete per favorire l’uso della bicicletta nelle aree urbane.

Gli stessi impegni dovranno essere assunti dalle amministrazioni locali con la redazione di piani urbani della mobilità ciclistica in cui far confluire la rete ciclabile, le zone 30, le aree pedonali… insieme ad azioni tese ad incentivare gli spostamenti casa-scuola, e casa-lavoro, integrazione con i servizi di trasporto pubblico, contrasto ai furti di biciclette…

Nella speranza che prima della chiusura della legislazione ci sia il definitivo passaggio in Senato resta l’entusiasmo per il traguardo raggiunto e l’impegno per il lavoro da fare.

Giuseppe Amorelli
www.modenainbici.it