Scelta dell’Amministratore di AMO: il rischio di un’opzione ‘grigia’

Nella scelta dell’Amministratore unico di AMO, il sindaco di Modena, Giancarlo Muzzarelli imporrà una nomina “ad personam”, al di fuori di qualsiasi «esperienza tecnica e amministrativa» come prevista dal bando, vanificando così il significato sociale e la trasparenza tipici del percorso pubblico intrapreso?

Come noto, le due candidature presentate al ruolo di Amministratore di AMO sono:

  • Ennio Cottafavi, imprenditore e politico di lungo corso di area Pd, proposto dalla consigliera Pd Simona Arletti, che può vantare significative esperienze politiche;
  • Lorenzo Carapellese, indipendente, urbanista e trasportista con esperienza tecnica ed amministrativa nazionale ed internazionale, noto per il suo impegno sociale per la promozione della mobilità sostenibile, proposto dalla Fiab di Modena e sostenuto da numerose forze politiche di maggioranza e minoranza (Futuro a Sinistra, Sel, Movimento 5 Stelle e gruppo ‘Per me Modena’).

Nonostante i titoli vantati dai due candidati, le commissioni consiliari competenti di Modena non hanno ritenuto sufficienti i requisiti dei candidati. Come mai? Le motivazioni non sono mai state rese pubbliche. In realtà, col passare del tempo, emerge la sensazione che si stia cercando con affanno, e al di fuori del bando, un politico di ‘fiducia’ allineato al Pd, dando adito al sospetto che non si cerchi il rilancio del trasporto pubblico e la sua integrazione con pedonalità e ciclabilità, quanto piuttosto la conferma di una politica della mobilità tutto sommato auto-centrica.

Se così è, allora si poteva tranquillamente evitare il bando pubblico e nominare direttamente una figura scelta fra i ‘fedelissimi’, senza chiamare in causa la trasparenza decisionale e l’apertura alle istanze sociali. Oggi il bando appare un bluff, un vuoto percorso formale, incapace di mascherare la volontà di designare una figura legata a una politica conservatrice. In tal modo, si perderà un’altra occasione per sviluppare il dialogo con gli organismi indipendenti operanti sul territorio e avviare una seria discussione sul futuro della mobilità in questa parte di Emilia.

Pur nel pieno rispetto della candidatura di Ennio Cottafavi, la Fiab ritiene che scegliere una figura come Lorenzo Carapellese potrebbe ossigenare il dibattito sul trasporto pubblico e la mobilità, utilizzandone l’esperienza e la familiarità con i metodi e le soluzioni più avanzati, già sperimentati con successo nelle città più innovative d’Europa.

L’associazione invita gli organi decisionali comunali a riesaminarne la candidatura ad Amministratore di AMO, tenendo conto prioritariamente del contributo professionale e culturale che potrebbe garantire all’attuazione delle strategie della mobilità.

In tal modo, non solo si valorizzerebbe una valida risorsa intellettuale per impegnarla sul grande tema della mobilità sostenibile, cruciale per la vita dei cittadini, ma anche il ruolo del Consiglio Comunale, capace di designare l’Amministratore di AMO in base a competenze ed esperienze piuttosto che alla pura fedeltà a un partito, senza nulla togliere alle prerogative del Sindaco.

Giorgio Castelli
(Presidente della Fiab di Modena)

articolo prima Pagina 16 maggio 2016

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