Serate in Ciclofficina per partecipanti al Bike2Work

Hai voluto la bicicletta? Adesso aggiustiamola

Il Comune di Modena e Fiab Modena invitano i partecipanti al progetto BikeToWork Modena (°) ad una serata in Ciclofficina per imparare in autonomia a mantenere efficiente la propria bicicletta e pedalare in sicurezza.

Mercoledì 9/3 – 23/03 – 13/04 – 9/11 – 23/11 – 7/12 – 21/12 dalle 21 alle 23
presso Ciclofficina Popolare “Rimessa in Movimento” Viale Monte Kosica (sotto le gradinate del Novi Sad) a Modena

Non è necessario partecipare a tutti gli incontri, non si tratta di un corso, sono serate durante le quali i soci di Fiab Modena aiuteranno i partecipanti ad utilizzare le attrezzature della Ciclofficina per apprendere come occuparsi della manutenzione ordinaria della propria bicicletta, quella che usano tutti i giorni sulla strada per recarsi al lavoro.

Per partecipare alle serate e utilizzare le attrezzature non è richiesto alcun contributo. Occorre prenotarsi al 329 2024420 e portarsi i pezzi di ricambio.

In Ciclofficina:
– non vendiamo e ripariamo bici
– trovi gli attrezzi
– trovi la conoscenza
– la tua bici la porti e la ripari tu (porta i pezzi di ricambio)

Nel rispetto delle norme Covid le serate in ciclofficina sono riservate a un massimo di 10 persone per sera

A cura di:
FIAB Modena / CICLOFFICINA POPOLARE RIMESSA IN MOVIMENTO MODENA
Info e prenotazioni FIAB MODENA 329 2024420 (Josè)

“Una bici non si ama, si lubrifica”
– da ‘Velocità silenziosa” di Paolo Conte

(°) BIKE TO WORK è un progetto finanziato all’interno del “Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casalavoro” del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare n. 208/2016

Calendario Attività 2021

Abbiamo definito il calendario delle attività per 2021: purtroppo l’organizzazione di tutti gli eventi in programma rimane subordinata all’emergenza sanitaria in corso. Gli aggiornamenti in tempo reale sulle attività confermate e quelle cancellate saranno sempre pubblicate sul sito www.modenainbici.it

CICLOESCURSIONI
Per partecipare alle escursioni è necessario contattare i referenti, essere in buone condizioni fisiche ed avere una bicicletta efficiente, leggere e approvare il regolamento gite consultabile su www.modenainbici.it
Le gite sono rivolte ai soci Fiab che contribuiranno all’organizzazione, alle spese di viaggio e di assicurazione.

CICLO-COLAZIONE “CARPI E DINTORNI”
Serie di facili escursioni in bicicletta per conoscere i dintorni di Carpi. Partenza da Carpi

IN BICI DI SERA: I GIOVEDÌ AL CHIOSCO
Appuntamenti settimanali estivi in notturna, con la bici per sgranchirci le gambe al fresco. Partenza da Modena

ARTEBICI – TEMPO DA MUSEI?
A volte in bici a volte no, andiamo a rivedere tutte le forme e i colori catturati dai nostri occhi durante l’anno, nelle tele dei pittori, nelle opere degli scultori e negli angoli nascosti delle nostre città.

MTB
Escursioni in MTB, in collaborazione coi soci del CAI di Castelfranco (MO)

FIAB IN CICLOFFICINA
Serate di incontro in collaborazione con la Ciclofficina Popolare Rimessa in Movimento di Modena, presso la loro sede in Viale Monte Kosica.

CORSO DI MECCANICA E DI CICLOTURISMO
Fiab organizza corsi per imparare a fare le riparazioni bici più comuni e preparare un ciclo viaggio.
Info Giorgio 366.2674669 (per Modena) e Roberta 339.4614821 (per Carpi)

PROMOZIONE AL BIKE TO WORK
Fiab promuove le campagne di Bike to Work, collaborando con le amministrazioni che, con programmi di rimborso chilometrico ai lavoratori che raggiungono il posto di lavoro in bicicletta, premiano una scelta di civiltà a vantaggio di tutta la comunità, volta a ridurre traffico e inquinamento. Consigli e consulenze per le aziende e per i lavoratori che
vogliono aderire. Info Paola B. 349.6647860

BICICLETTANDO
Progetti di educazione alla mobilità sostenibile, soprattutto nelle scuole elementari e medie. Laboratori di ciclomeccanica. Info Giorgio 366.2674669

DONNE IN BICI
Corso per donne che vogliono imparare ad andare in bici. L’iniziativa nasce dalla necessità di agevolare le donne nel loro percorso di inserimento in un contesto lavorativo e nella società utilizzando la bicicletta laddove i mezzi pubblici non arrivano o sono scarsi.
Il corso si terrà a Modena nel mese di aprile (info Diana 349.7449552 – Luana 338.4882782 – Gabriella 333.2897771).

RIUNIONE CONSIGLIO DIRETTIVO
Il primo martedì del mese, ore 21 sede di Via Ganaceto 45 a Modena (o in video conferenza).
Il terzo martedì del mese, ore 21 sede di Via Baldassarre Peruzzi, 22 a Carpi (o in video conferenza).
Tutti i soci sono invitati a partecipare.

Scarica il PDF del Calendario 2021

Vuoi arrivare al lavoro per la via più breve e meno trafficata? Consulta la App

Sono sicuramente molte le App che è possibile avere sul proprio smartphone e che ci aiutano a gestire i nostri spostamenti quotidiani in bicicletta.

Ne abbiamo scelte un paio, che hanno scopi completamente diversi. WeCity è la App che verrà utilizzata per il calcolo ufficiale del rimborso chilometrico nel progetto Bike to Work del Comune di Modena. È la prima App che premia la mobilità sostenibile: quando condividi l’auto, usi i mezzi pubblici, pedali o cammini, eviti CO2 e accumuli crediti. Un’auto nel traffico urbano mette in media un Kg di CO2 ogni 7 Km, mentre ad esempio, visto che con la bicicletta si annullano completamente le emissioni, se pedali riceverai 16 crediti ogni chilometro. E visto che non si può fare sempre a meno dell’auto, in quei casi se offri un passaggio farai un viaggio in compagnia, più sostenibile e divertente, ed in più guadagnerai 4 crediti al chilometro.

Alla fine con WeCity scambi i crediti con sconti e premi sempre nuovi: bici elettriche, eco-viaggi, voucher per i maggiori provider di car-sharing e tanti altri accessori intelligenti.

Naviki invece trasforma lo smartphone in un lavoratore satellitare per bicicletta: una App completa per iOS a Android, che trova il percorso migliore in base all’uso. Ad esempio è possibile scegliere la modalità “quotidiano” per i ciclisti urbani che vogliono percorsi ciclabili veloci e confortevoli, oppure “Mountain bike” per chi cerca percorsi offroad, boschi, itinerari di campagna, e superfici sterrate. E non manca neppure l’opzione “pedelec” con percorsi personalizzati per bici elettriche veloci fino ai 30 km/h.

Con Naviki è possibile pianificare gli itinerari sul PC e trasferirli con un solo clic sul dispositivo mobile per navigare con l’app Naviki, oppure al contrario pianificare gli itinerari mediante l’app in movimento e poi visualizzare e modificare successivamente i percorsi sul PC.

Ermes Spadoni

Impariamo a riparare la bici con FIAB Modena

Anche quest’anno 2018 la FIAB Modena nel mese di febbraio  ha organizzato un corso di ciclo-meccanica e cicloturismo, cui ho aderito con molto entusiasmo perché vorrei approfondire  le mie  conoscenze. La bicicletta deve essere un oggetto di utilizzo quotidiano, non qualcosa da tenere in garage o nel sottoscala e da utilizzare  solo in primavera.

Come qualsiasi mezzo meccanico necessita sia di  manutenzione di base o preventiva  per aumentare le prestazioni,  allungarle la vita,  consentire un’esperienza di guida piena e divertente e una maggiore sicurezza, sia  di una manutenzione straordinaria quando si rompe o qualcosa non funziona.

Questo corso è utile per riconoscerne i malfunzionamenti,  ripararli e poter sostituire i pezzi che più facilmente si usurano.

Dopo la lezione introduttiva in cui  ci hanno spiegato i primi rudimenti quali : come scegliere una bicicletta, come regolare la sella e il manubrio per trovare la postura più confacente, la ruota con i diversi tipi di pneumatici e misure che la contraddistinguono…, siamo passati alla parte pratica “mettendo le mani in pasta”. Ogni corsista ha smontato la ruota posteriore della propria bici, rimosso il copertone ed estratta la camera d’aria , quindi  gli è stato mostrato come ripararne la foratura.  Abbiamo  successivamente rimontato il tutto sotto la guida degli insegnanti. Nel corso della  prossima lezione ci focalizzeremo sull’argomento freni e cambio.

I temi in questione vengono sviscerati in modo semplice e molto “colorito”  al fine di mantenere  alta l’attenzione e facilitare la comprensione dell’argomento e la discussione.

Una bici efficiente ci aiuta a sostenere  uno stile di vita più sano  aumentando il livello di benessere psicofisico.

La bicicletta da sempre è libertà e si spera diventi  una scelta di vita, uno stile di vita.

Luigi Barbieri
www.modenainbici.it

 

 

 

 

 

Se il piano piange …

un piano per la mobilità a modena?

Dopo due anni di iter contrastato e numerose versioni, il Consiglio comunale ha approvato il primo Piano della Mobilità Ciclabile (PMC). Dall’analisi del documento (252 pagine), emerge che il PMC si propone l’obiettivo di incrementare dell’1.5% annuo la quota ciclistica sull’insieme degli spostamenti (oggi la mobilità ciclistica è il 10.38%). A tale scopo, vengono previste molteplici misure per aumento la sicurezza stradale, eliminare criticità e carenze nella rete, incrementare la rete ciclo-pedonale, riconnettere i percorsi frammentati, realizzare Zone a 30 km/h.

Purtroppo, rispetto agli obiettivi prefissati, il PMC appare uno strumento spuntato in due elementi chiave: la prevedibile inefficacia degli interventi previsti e la scarsità delle risorse.

Come è possibile, ad esempio, ridurre gli incidenti agli incroci e alle rotatorie limitandosi a disseminarli di ‘segnalatori luminosi’? Come mai mancano ancora le ciclabili in alcune strade pericolose, come Vignolese ed Emilia? Alcuni progetti appaiono giochi di prestigio: un segnalatore luminoso qui, una chicane là, un cambio di segnaletica più avanti… come se il ciclista fosse uno strano animale cui puoi chiedere tutto. Il discorso delle zone a 30 km/h suscita più perplessità che soddisfazione: oltre ad essere poche, sono scollegate. Assenti interventi per illuminare tratti ciclabili insicuri di notte.

Quasi tutti gli interventi previsti nella fase 2016-18 del PMC sono già in corso o progettati (salvo una quota di valore pari a 0.77 mil, non coperta da risorse). I 15.3 mil della fase futura sono iscritti nel libro dei sogni.

I ciclisti modenesi potranno davvero avvertire una maggiore sicurezza nelle strade e spostarsi fiduciosi ed ottimisti con questo mezzo semplice, efficiente e maledettamente poetico?

Una bici per la vita

laboratorio ciclo officina

Una bici per la vita

Fra le numerose attività proposte dalla Fiab di Modena per promuovere l’uso della bici figurano due corsi rivolti a categorie speciali di persone: ‘Donne in bici‘ coinvolge le straniere e insegna loro a usare la ciclo nei normali spostamenti urbani; ‘Ciclofficina‘ interessa invece gruppi di giovani migranti non accompagnati e minori richiedenti asilo ospitati nei centri di accoglienza modenesi.

L’attuazione dei corsi è resa possibile grazie alla collaborazione con altri enti e associazioni. Nel caso di ‘Ciclofficina‘, in particolare, il partenariato è stato sviluppato col Ceis, la Comunità l’Argonauta e il Laboratorio Tric e Trac.

La Fiab recupera le biciclette, i pezzi di ricambio, le attrezzature, i locali per svolgere le attività e tiene i corsi con i propri volontari, articolandoli in più incontri a settimana, durante i quali fornisce loro competenze pratiche nella riparazione della bicicletta, ma anche sul corretto uso del mezzo e sui dispositivi di sicurezza da utilizzare.

I ragazzi imparano ad aggiustare le biciclette utilizzando strumenti molto semplici. Ad ogni partecipante viene consegnata una bicicletta che, dopo essere stata lavata, smontata e revisionata, è infine rimontata. La bici così faticosamente rimessa a nuovo è regalata alla fine del corso, consentendogli una più ampia autonomia di spostamento in città e lo sviluppo delle relazioni sociali. Una bici aiuta l’integrazione e apre nuove prospettive di vita.

Per ampliare il progetto di ‘Ciclofficina’, la Fiab cerca altre biciclette usate da adulto, di qualsiasi genere, gli strumenti base per la manutenzione (chiavi inglesi, pinze, cacciaviti) e anche volontari desiderosi di effettuare un’esperienza originale e ricca di risvolti umani.

Giuseppe Marano
www.modenainbici.it

2 ruote – 19 febbraio 2017

Una bicicletta di speranza per i minori richiedenti asilo

laboratorio ciclo officina

Presso la Comunità “L’Argonauta” di Modena sono ospitati minori stranieri non accompagnati e minori richiedenti asilo che frequentano corsi di alfabetizzazione primaria e/o corsi di formazione professionale presso le scuole secondarie di Modena, prevalentemente la mattina.

«Abbiamo pensato di coinvolgere questi ragazzi nell’attività di ciclofficina che oltre ad impegnarli per due pomeriggi la settimana, fornisce loro competenze pratiche nella riparazione della bicicletta e alla fine del progetto la bicicletta aggiustata da loro gli verrà assegnata e potranno utilizzarla negli spostamenti in città. Inoltre prevediamo incontri formativi sul corretto uso del mezzo e sui dispositivi di sicurezza da utilizzare. Tutto questo in collaborazione con i volontari della Fiab che hanno accolto con grande favore la nostra proposta di collaborazione», spiega Alessio Costetti, coordinatore delle Comunità minori di Modena e Parma del Gruppo Ceis, illustrando un interessante progetto che vede coinvolto anche il mondo del volontariato.

«Da anni organizziamo corsi di bicicletta nelle scuole, laboratori di ciclomeccanica e di cicloturismo per i ragazzi e per gli adulti. Ci è venuto naturale affiancare il Ceis in questo progetto – gli fa eco Giorgio Castelli, volontario Fiab e presidente della sezione modenese che si dedica alla formazione dei ragazzi due volte la settimana come tutor meccanico di biciclette – Come facciamo sempre nelle nostre attività, abbiamo attivato le risorse dei nostri soci e delle altre associazioni di volontariato modenesi, per raccogliere parte delle attrezzature e le biciclette usate da riparare o da utilizzare come pezzi di ricambio. Prezioso è stato il contributo del Laboratorio Tric e Trac che ci ha fornito morse, chiavi e biciclette».

Tutti i ragazzi della Comunità frequentano il laboratorio di ciclofficina in gruppi di 5/6 ragazzi per volta affiancati da 2/ 3 volontari in modo da essere seguiti da vicino. «I ragazzi imparano così ad aggiustare biciclette e utilizzano strumenti molto semplici per esercitare la propria manualità», afferma Costetti. Ad ogni ragazzo viene assegnata una bicicletta che viene lavata e smontata revisionata e rimontata completamente. «E’ una soddisfazione vedere un ragazzo che passa del tempo per riportare una catena arrugginita a nuovo splendore – conclude Castelli – Si crea così la propria bici che gli permetterà una nuova autonomia di movimento e forse una nuova esperienza utile per il futuro».

Il laboratorio si trova all’interno della Comunità e in questo primo mese di attività i ragazzi sono stati molto collaborativi, hanno frequentato con entusiasmo e desiderio di apprendere. Alcuni di loro hanno già completato una bicicletta con grande soddisfazione personale, che utilizzano negli spostamenti. Per ampliare il laboratorio servono biciclette usate da adulto di ogni genere, chiavi da meccanico, pinze, cacciaviti e volontari.

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Aggiusta la bici e pedala felice

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corso manutenzione bici

Le limpide giornate di primavera suscitano in voi un naturale desiderio di strappare le ragnatele che avvolgono la bici relegata in cantina, inforcarla e lanciarvi in escursioni salutari fra i campi in fiore. Mentre procedete spensierati e felici, un fruscio inconsueto attira la vostra attenzione: vi fermate e scoprite con raccapriccio che una gomma si è sgonfiata. Disarmati, impreparati, senza il ‘necessaire’ e le competenze per porre rimedio all’incidente, venite assediati dalla sensazione che la jella vi perseguita. Presi dall’ira, decidete su due piedi un irrevocabile ‘mai più in bici!’

La Fiab di Modena ha pensato proprio a voi quando ha programmato un corso per la manutenzione della bici e l’organizzazione delle escursioni. Previsto nel calendario 2016 delle attività (3 incontri in tutto), si è svolto a febbraio con un successo così ampio (20 partecipanti) da indurre l’associazione a riproporlo anche a marzo, per rispondere alle insistenti richieste dei numerosi ciclisti (altri 20) ansiosi di apprendere i piccoli segreti per liberarsi dai guai meccanici e pedalare felici.

Il corso di ‘sopravvivenza ciclistica’ della Fiab fornisce elementi per organizzare un viaggio e imparare a risolvere i più comuni guasti meccanici. Chi partecipa non diventa meccanico, ma potrà tornare a casa in autonomia, evitando le amarezze di chi si pianta masticando fiele. Gli ‘allievi’ si esercitano sulla propria bicicletta e imparano a scegliere le attrezzature, regolare la bici e prepararsi al viaggio. Non solo: apprendono a effettuare una riparazione delle gomme, a sostituire un filo del freno o un raggio delle ruote. Infine, apprendono come organizzare l’escursione, scegliendo abbigliamento, attrezzature e alimentazione.

Giuseppe Marano
www.modenainbici.it

E’ iniziato il secondo corso di ciclomeccanica

E’ iniziato al completo anche il secondo corso di meccanica: ogni partecipante lavora direttamente sulla propria bicicletta, così si torna anche a casa con il mezzo in perfetto ordine!

 

Tranquilli si parte …

bici impazzita

bici impazzita

Rubrica a cura di Armando Gualandrini e Sandro Galtarossa

In queste poche righe mi soffermo su alcuni piccoli accorgimenti che possiamo adottare affinché le nostre uscite in bicicletta siano le più sicure e divertenti possibili.

Sia che ci troviamo nel caos cittadino o nella quiete della campagna o su un passo di montagna si dovrà essere sempre molto attenti e adattarci al contesto in cui ci stiamo muovendo, dobbiamo sempre essere padroni sia del mezzo che della strada che stiamo percorrendo.

Non si può prescindere, qualunque sia la nostra meta, dall’ avere una bicicletta efficiente:
• Grandezza del telaio adeguata alla nostra altezza
• coperture in buono stato
• freni efficienti
• mezzi di segnalamento funzionanti
• kit di soccorso per le forature

Ricordo che la gomma perde le proprie caratteristiche nel tempo, anche se sembrano nuove.

Da non sottovalutare l’importanza di un abbigliamento adeguato, soprattutto quando si sta in sella per più ore: esso infatti deve essere confortevole, non deve impedire i movimenti e all’ occorrenza deve ripararci dal sole o dalla pioggia. Fondamentali per la nostra sicurezza sono casco e occhiali, consiglio l’acquisto di buoni prodotti, testa e occhi li meritano. Stare molto attenti alle stringhe delle scarpe, se troppo lunghe potrebbero impigliarsi nelle moltipliche anteriori.

Molti ciclisti hanno comportamenti di guida che sono pericolosi per sé e per gli altri quando si pedala in gruppo.

Rispettare il codice stradale.
La bicicletta esprime un senso di libertà e spensieratezza, questo non deve fare diminuire la nostra attenzione soprattutto quando si è in gruppo in quanto possono essere coinvolte molte persone per una nostra disattenzione, si deve essere sempre attenti e pronti ad evitare ostacoli improvvisi.

Quando affrontiamo strade con traffico bisogna rimanere in fila indiana.

Se affrontiamo una salita è opportuno pedalare con il proprio ritmo e non superare i propri limiti, la discesa va affrontata con tranquillità e anche se a volte si vorrebbe volare, bisogna tenere sotto controllo sia la bicicletta che la strada. I freni vanno usati entrambi, calibrando destro e sinistro in base al fondo stradale.

Quando si entra in una zona scura o se ne esce stare molto attenti, l’occhio deve abituarsi al cambio di luce e potremmo per qualche attimo non vedere.

Nel caso di gallerie poco illuminate o altre situazioni di potenziale pericolo indossare il giubbetto alta visibilità diventa fondamentale per la nostra incolumità.

Partiamo …