Anno nuovo, vecchie rastrelliere

portabici inadeguati

portabici inadeguati

Anno nuovo, vecchie rastrelliere

Il contrasto ai furti delle biciclette può essere attuato con varie misure, fra cui i parcheggi dotati di moderni portabici. Dopo uno studio sui cicloparcheggi e depositi presenti in città, fornito dalla Fiab all’ Amministrazione comunale dieci anni fa, il Comune effettuò una gara in seguito a cui venne selezionato un portabici (chiamato “Modena”, a forma di P), ritenuto adatto per la città. Il progetto fu accompagnato da una delibera del Consiglio comunale che impone al Comune di provvedere in via esclusiva alla collocazione di nuovi portabici, dopo averne rilevata la reale esigenza.

Di nuovi portabici risulta ne siano stati installati circa 1.200 in centro, a fronte di un fabbisogno censito di circa 2.500 unità. Ma il progetto, meritorio sotto ogni punto di vista, si è fermato. Non solo: risulta che nei più importanti interventi di riqualificazione urbana realizzati sono riapparse le vecchie rastrelliere. L’ elenco è purtroppo significativo: Piazza Roma, Museo Ferrari, Manifattura Tabacchi, parcheggi Novi Park e Palazzo Europa, parcheggio Largo Pucci. Il Comune ha collocato rastrelliere obsolete che non consentono di legare ruota e telaio per una migliore protezione della bici: come mai?

Sempre in tema di lotta ai furti, good news dal Policlinico: il 23 dicembre l’ Azienda ha inaugurato il primo deposito protetto per le biciclette riservato ai dipendenti. Situato sotto l’ ingresso 1, può ospitare 78 biciclette. I dipendenti possono accedervi col badge.
A quando i depositi protetti anche all’ ospedale di Baggiovara e nelle sedi comunali di Via Santi e Via Galaverna?

Giuseppe Marano
www.modenainbici.it

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